Passione senza fine

Triller

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  1. •»Cuccìolà!×
     
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    Capitolo 1


    Uscii presto di casa. Per me era normale, dato che dovevo affrontare un bel pò di strada prima di arrivare a scuola. Quella mattina mi avrebbe segnata con l'inchiostro indelebile. Percorrendo la strada, guardavo tantissimi ragazzi che come me andavano a scuola e io, con loro mi sentivo in compagnia;accompagnata da quei ragazzi, dei ragazzi qualunque, presi a caso su questo mondo. Quando arrivai a scuola come era mio solito fare, aspettai la mia migliore amica Lucia.Purtroppo però lei tardava. Allora entrai in classe e cominciò la lezione. Era ancora inverno e faceva molto freddo. Per tutta la giornata Lucia non arrivò. Suonò ancora la campana. Questa volta dovevamo tornare a casa. Appena tornata presi il cellulare e la chiamai. Chiamai la mia migliore amica. Ero preoccupatissima. Tuuu..Tuuu.Tuuu..Tuuu..Il cellulare ripetè molte volte questo suono. Ma nessuna risposta. Quando riprovai a chiamare, mi accorsi che il cellulare era stato spento. Dovevo andare da lei. Cominciavo ad avere paura. Perchè non era venuta a scuola? Perchè non aveva risposto? Perchè aveva spento il cellulare? Domande a cui nessuno diede una risposta. Quel pomeriggio nn feci altro che pensare a lei, alla sua stranezza, al modo strano in cui lei si stava comportando. Mamma si accorse di tutto.
    - Tamara cosa succede?
    - Sto bene mamma!
    - Lo so ke stai mentendo!
    ........Scoppiai in lacrime...Non so perchè ma lo feci. Le raccontai tutto.
    Quel pomeriggio decidemmo insieme di andare a casa sua.E così facemmo.Ma al nostro arrivo non era tutto come ci aspettavamo. C'era del nastro dappertutto. Macchine dappertutto. La sua casa era circondata da persone vestite in bianco e molti poliziotti. Entrammo dentro.La scena fu straziante. I genitori di Lucia erano seduti sul divano e piangevano. Lucia era scomparsa. Avevano avvisato la polizia. Quello era il secondo giorno che non tornava a casa. Mi ricordai che due giorni prima mi aveva chiesto di uscire con lei siccome era sabato ma non lo feci. Mi trovai una banale scusa. In realtà stavo male per il mio ex. Nessuno sapeva dove fosse finita e io mi sentivo tremendamente in colpa. Non ero stata giusta. Ma il suo cellulare aveva squillato. Lo dissi ai polizziotti. E cosi ci sedemmo aspettando un segnale. E il segnale infatti arrivò dopo un ora......
     
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  2. •»Cuccìolà!×
     
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    Continuo io...

    Gli agenti erano riusciti ad intercettare il gps del cellulare di Lucia. Appena scoprirono il punto esatto da cui proveniva, si misero subito in azione. Il capo della squadra guardò i genitori di Lucia e li chiamò in un'altra stanza, lontani da sguardi indiscreti. Tuttavia non avevano mai avuto a che fare con me. Era la mia migliore amica Lucia. Non importa cosa, avrei contribuito a trovarla! Non potevo semplicemente starmene in disparte a guardare. Mi avvicinai alla porta della stanza, sperando che mia madre continuasse a parlare con quell'agente in cucina. Se mi avesse vista mi avrebbe rimproverato per aver origliato. Mi sporsi leggermente nella stanza e sentii alcuni cenni di conversazione.
    -..non voglio infondervi false speranze..- aveva detto l'agente. Il singhiozzo agitato della mamma di Lucia mi fece risalire le lacrime agli occhi. -..non avendo mandato un riscatto potrebbe significare più cose. La migliore delle ipotesi che si sia allontanata di sua volontà..- no. non l'avrebbe mai fatto Lucia. Va bene che era strana nei giorni scorsi, ma non se ne sarebbe mai andata senza salutarmi. Non l'avrebbe mai fatto..
    -E nella peggiore delle ipotesi?- chiese il padre. Me ne andai. Non volevo prendere neanche in considerazione la peggiore delle ipotesi. Dovevo trovare Lucia ad ogni costo!

    Capitolo 2


    Ho sperato tanto in un suo segnale.... tanto che finalmente il segnale arrivò. Un messaggio inaspettato sul cellulare. Ci accorgemmo per caso che c'era. Infatti era arrivato a metà, come se qualcosa gli avesse impedito di arrivare completo. Era un messaggio di Lucia. Mi aveva scritto che voleva che la raggiungessi perchè aveva bisogno di me e mi aspettava....non continuò.. Il messaggio non era completo. E non so spiegarmi come quel messaggio fosse collocato nei messaggi letti se io non lo avevo mai letto. Naturalmente mi fecero un milione di domande e mi dissero che mi avrebbero tenuta sotto occhio. Io adoravo la mia amica. Non avrei mai potuto farle del male. Fu una giornata bruttissima. Avevo perso la mia amica e in piu ero stata incolpata. Non poteva andare peggio. La prima cosa che feci al mio ritorno fu chiamare il mio ex. Alessio per favore incontriamoci al solito posto sono distrutta ho bisogno di parlarti. Queste furono le mie parole. Dopo mezz'ora eravamo seduti in quel bar, entrambi che piangevamo. Ci rimase molto male. Mi disse che anche se la nostra storia non era andata bene, lui mi sarebbe comunque rimasto accanto. E io ci credevo. Credevo in quelle mani che mi accarezzavano. Non sapevo nemmeno il perchè ci eravamo lasciati. Era un solito motivo banale. Un solito motivo, di qualunque sedicenne. Mi accompagnò a casa. E poi mi addormentai. Lui rimase a parlare con mia madre, o almeno credo perchè sentivo la sua voce in cucina e quella di mia madre che gli rispondeva. Conoscevo quella voce. Eravamo stati fidanzati per un anno e non era la prima volta che veniva a casa mia. Buio. Chiusi gli occhi e vidi tutto buio. La mattina dopo decisi di non andare a scuola. Alessio aveva dormito a casa mia. Me lo disse mamma, era stato nella mia camera fino a mezzanotte e poi era andato a dormire sul divano. Mi aveva fissato. Lo aveva detto mamma. Nonostante tutto andò via molto presto, dicendo a mamma ke doveva andare a lavoro. Era un bravo ragazzo. Aveva troppe responsabilità però per essere un ventenne. Lavorava nell'azienda del padre. E il padre era tutto ciò che aveva. Sua madre era morta quando lui era nato. Figlio unico. Mi aveva fatta innamorare sul serio. Ma non potevo pensare a lui. Dovevo persare a Lucia. Scesi e andai a casa sua, ma al mio arrivo......
     
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  3. ~•~Khloe~•~
     
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    ke bella ideaaaaaaa ^^ lasciami 5-10 minuti e poi mi metto al lavoro x continuarla XDDDD
     
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  4. •»Cuccìolà!×
     
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    hahahha vabbene! *_*
     
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  5. ~•~Khloe~•~
     
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    ... vidi una cosa che non mi sarei mai aspettata: Alessio davanti a una finestra che sbirciava.
    <<ehi ma che combini?>>.
    Lui si voltó di scatto con aria colpevole, ma quando mi vide si rilassó << Dio mi hai fatto prendere un colpo! Comunque stavo dando un'occhiata...>>
    << Guarda non l'avevo capito!>>
    Ridacchió e venne accanto a me mettendomi un braccio attorno alle spalle << É che ieri ti ho vista cosí giú che volevo vederci piú chiaro in questa storia ... sai magari trovavo qualcosa per casa che ... >>
    << Ma non é compito della polizia?>> ero sorpresa dal suo gesto, e soprattutto del braccio attorno a me, ma stavo talmente bene accanto a lui che non accennai a staccarmi.
    << In effetti ... ma ehi! Non si sa mai!>> mi fece l'occhiolino.
    Feci per rispondergli, ma una moto passó in quel momento e ...

    scusami non ho scritto molto ... sono totalmente non ispirata XDDD
     
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    ... e un foglio di giornale mi arrivò dritto in faccia.
    Lo presi in mano per rispondere male al motociclista che, sfortunatamente, se ne era già andato.
    Ero arrabbiata per l'interruzione, irritata.
    Presi il figlio di giornale tra le mani, lo stropicciai, lo strinsi, finché qualcosa non catturò il mio sguardo.
    Non era il giornale del giorno. Nemmeno quello del giorno precedente. Non era nemmeno un giornale normale.
    Il titolo in caratteri cubitali recitava: Lucia, viva o morta?
    E sotto alcune foto, foto che non avrei mai voluto vedere.
    Portai una mano alla bocca per bloccare l'urlo di paura e sgomento.
    Le foto ritraevano Lucia legata ad una sedia, sanguinante, un coltello puntato alla gola.
    E nient'altro. Un luccichio vicino al suo collo, la lama rifletteva la luce, una luce troppo scura. La luce della luna.
    Senza rendermene conto caddi in ginocchio sul cemento, il volto rigato dalle lacrime, il foglio stropicciato nelle mani.
    Cercai qualcos'altro, un indizio, un numero, un segnale.
    Qualsiasi cosa che potesse aiutarla.
    E lei era lì, e... cos'era?
    Una mano? Il coltello... La mano che teneva il coltello era coperta da un guanto nero, di pelle.
    Guardai meglio e notai subito un incisione sul polso, sul piccolo pezzetto di pelle lasciato scoperto.
    Una piccola incisione, vecchia, una cicatrice di un bambino mai risanata.

    Trovai la forza di rimettermi in piedi e scappai verso la casa di Lucia.
    I genitori ancora disperati, i poliziotti ancora in cerca.
    Diedi il foglio al poliziotto più vicino raccontandogli tutto ciò che era successo, quando un rumore forte distrasse tutti i presenti dalle loro faccende.

    Spero vada bene. ^^
     
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  7. •»Cuccìolà!×
     
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    Si va benissimo, ma il fatto della cicatrice, in una foto... è evidente??
     
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    BELLA STORIA *^* ho letto il primo capitolo, ora nn ho tempo di leggere il resto... quando posso lo leggo tutto ;) cmq ancora complimenti!! :D
     
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  9. •»Cuccìolà!×
     
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    GRAZIE :P
     
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8 replies since 31/12/2011, 01:12   61 views
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