CREATURE ANGELICHE

ATTENZIONE! Racconto ADULT!!!

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  1. Anemon
     
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    E avanti!!! Ecco il mio 2° - e penultimo - racconto erotico! Un po' più lungo del 1° (è diviso in 5 parti...), spero Vi piaccia...


    Creature Angeliche


    1.

    Un rombo di tuono lo fece sussultare, risvegliandolo dal lieve torpore in cui era scivolato e riportandolo alla realtà: la stanza luminosa, il televisore acceso, il divano su cui si trovava, … la fredda sera di gennaio, strano mese per un temporale … Un sorriso mesto sulle labbra, un pensiero … : “Il mio cinquantacinquesimo compleanno! …” … si guardò attorno, aggiungendo un altro pensiero: “…solo…”. Aveva scelto la solitudine, dopo che Lei se n’era andata. Una Vita spesa passando da una donna all’altra, aiutato dalla natura che gli aveva donato un aspetto indescrivibile, una bellezza quasi inumana: occhi azzurri, luminosi e profondi, capelli biondi sottili e lisci, che aveva sempre portato lunghi, un fisico possente e prestante… In chiunque l’avesse incontrato, da quando era divenuto adulto, il primo pensiero era stato sempre lo stesso: “se avesse le ali sarebbe un angelo…”. E quasi presentendo tutto ciò, i suoi genitori avevano scelto un nome strano, esotico, per lui: Eden … Ma la sua vita era stata normale, uguale a quella di tanti altri, forse con qualche donna in più, forse aiutato dall’aspetto, che comunque non aveva mai “sfruttato”: né modello, né attore, nulla… solo un “semplice” avvocato, che aveva lavorato in uno studio cercando di mantenersi il più onesto possibile, un senso della giustizia quasi innato in lui… insieme alla bontà, notevole come l’aspetto fisico … Poi, da qualche anno, aveva iniziato ad avere in sé uno strano malessere… come se sentisse il tempo scivolare via … e le prime rughe, che pure avevano in un certo qual modo arricchito ancor di più il suo fascino, gli avevano inciso l’anima, facendolo scivolare in una lieve, ma costante depressione; si sentiva invecchiare, era iniziata la parabola discendente ed il pessimismo si era impadronito di lui … Eva l’aveva lasciato poco più di un anno fa, dopo una relazione durata più a lungo di qualsiasi altra: credeva fosse la Donna Giusta – e probabilmente lo era – ma l’aveva allontanata con le sue intemperanze, con il suo pessimismo. E la tristezza si era dipinta perennemente sul suo volto bellissimo. Si riscosse, uscendo un poco da queste sue meditazioni riassuntive e stava per alzarsi e prepararsi un caffè serale, quando suonò il campanello. Eden, incuriosito – “chi sarà mai a quest’ora?” , pensò, ben sapendo che si era alquanto isolato da tutti, da qualsiasi amico od amica – aprì la porta e restò senza fiato. Eden aveva sempre avuto il dono di notare i particolari con un semplice sguardo e della Donna che gli stava dinnanzi colse ogni cosa: avrà avuto non più di trent’anni, non molto alta, ma flessuosa. Il volto leggermente triangolare, zigomi pronunciati, occhi scurissimi, leggermente lanceolati, capelli altrettanto neri e molto lunghi, fin quasi sulle natiche, lisci, raccolti in coda di cavallo. Naso diritto, narici piuttosto larghe, seduttive. Labbra rosse, sufficientemente carnose, ma senza esagerazione. Sorrideva, un sorriso ammaliante... Il suo collo era flessuoso, lungo, appoggiava su spalle delicate, minute, morbide. Braccia da elfa, piuttosto piccole, ma robuste, con bicipiti ben in evidenza, percepibili sotto il giaccone che indossava. Il seno…Ah, il seno! Normale, non esagerato, all`insù, proporzionato al fisico, ben disegnato... Semplicemente delizioso, da ciò che si poteva intuire ... Persino la schiena egli colse, ampia, l’abito che ne disegna la perfetta lunghezza. Attraverso il giaccone “vide” il ventre non eccessivamente piatto, nè muscoloso, ma deliziosamente femminile. La vita era abbastanza larga, femminile, con anche sulle quali poggiavano alla perfezione un paio di classici pantaloni a vita bassa, leggeri vista la stagione e molto attillati, chiari. Le gambe erano ben modellate, diritte e, senza essere lunghe, comunque flessuose e proporzionate al fisico. Calzava un bel paio di stivali alti, sino a metà stinco, neri. La pelle del volto appariva scura, ambrata … morbidissima…
    “Mi fai entrare… o devo rimanere qui mentre tu mi scansioni come uno scanner umano?” – chiese sorridendo, con una voce dolce e delicata – Mi chiamo Shlom … e vorrei danzare per te …
    “Ma… ma …C…Come…? P…prego, entra pure…” – rispose Eden, facendosi da parte e richiudendo la porta, poi che ella fu entrata.
    “Bella casa, Eden … davvero … - sorrise lei, osservandosi attorno e liberandosi del pesante giaccone e rivelando una leggerissima camicetta, aperta sul seno – dove lo metto…?
    “C…ci penso io … lo metto di qua, nel portaabiti – balbettò lui, facendo come diceva – ma … chi sei? Come mi conosci? E…danzare per me?”, aggiunse, non staccando gli occhi dall’affascinante giovane.
    “E’ una storia lunga… Te la racconterò dopo – rispose ammiccante – mi offri qualcosa da bere? Magari di caldo … “ – fissando gli occhi scuri in quelli, limpidissimi, di lui.
    “Ah, be’…stavo giusto pensando di prepararmi un caffè, ma, se preferisci, potrei preparare un buona cioccolata calda per due … - sorrise Eden, un po’ impacciato, ma incuriosito da quell’inaspettato…regalo … Pensò sorridendo, infatti, che la Fanciulla poteva benissimo essere un “regalo” dei suoi amici, che sicuramente stavano immaginando la scena … e gliene avrebbero chiesto particolari descrittivi, poi. Si diede dunque da fare, preparando la bevanda… “Shlom, eh? … che razza di nome è? Non sembra originario di qui … “
    “Neanch’io lo sono, Eden … - rispose lei – dovresti essertene accorto … per come mi hai …scansionata…mmhmhm? “
    Si era accomodata sul divano e, accavallate le belle gambe, osservava, sempre con quel sorrisetto misterioso, il suo ospite.
    “Non credo di essere l’unico, che ti guarda così: di bellezze ne ho viste tante, in vita mia, ma tu…tu … hai qualcosa in più … “ aggiunse l’uomo, continuando nei preparativi.
    “Ah, proprio tu dici queste cose? Mi sembra che la natura ti abbia sufficientemente dotato … Forse anche più di quanto tu abbia mai immaginato…” – quasi sussurrate, queste ultime parole…
    “Che vuoi dire, Shlom? … Lo so ciò che sono stato, sai. Ora …<sospiro> ... sono ormai vecchio, ma ho vivi i ricordi della mia gioventù … Oh, è pronta, dai! – aggiunse, versando quindi la cioccolata nelle due tazze e porgendone una alla Fanciulla – ehm … ci vuole anche qualche biscottino, credo … “
    “Buona idea … - gli occhi di lei danzavano nella stanza e si soffermarono sullo stereo – ah…ecco… la Musica…” – con movenze quasi feline la Fanciulla inserì nell’impianto un cd, che sembrava apparso dal nulla … e note alquanto strane si diffusero nell’aria … Un Musica indescrivibile, come di violini e percussioni e organi, né classica né moderna, né elettronica né strumentale … Eden amava la Musica, percepì la bellezza di quel brano, di quella suite, se ne sentì travolgere, mentre sorbiva la bevanda… Corrugando le sopracciglia, stava per chiedere lumi alla Fanciulla, ma questa gli fece cenno di stare zitto, lo invitò ad accomodarsi sul divano e, dopo aver assaggiato a sua volta la cioccolata, iniziò a danzare, fra il tavolo e le sedie, fra il divano ed i mobili …
    Eden, affascinato, seguiva le flessuose movenze di lei ed i passi di danza, perfettamente coordinati con la sinfonia, conscio che un’atmosfera di calore…di passione… stava invadendo la sala…
    Shlom danzava sorridendo e mentre danzava cominciò a sciogliere la camicetta… liberandosene un po’ per volta… come fosse composta da più indumenti … Sette, in tutto, contò Eden, prima che il busto di Shlom apparisse in tutta la sua provocante meraviglia, un ombelico che si muoveva in perfetta sintonia musicale, una sensualità sempre più evidente …
    “Sh…Shlom … C …Che sta succedendo? – sussurrò Eden, gli occhi quasi fuori dalle orbite, eccitato e un po’ spaventato… - “Sssshhhh…. – sussurrò lei, sempre sorridendo e passandogli accanto, quasi sfiorandolo coi seni nudi – non è ancora finito…”
    Con eleganza, sottolineando queste ultime parole, la Fanciulla si tolse gli stivali … sempre a ritmo di danza … e poi i sottili calzini … ed i pantaloni, ancheggiando audace … Sino a rimanere con un delizioso ed eccitantissimo paio di mutandine bianche, che risaltavano particolarmente sulla carnagione scura … E gli occhi di Eden si posarono su quel Triangolo Incantevole, sul quale da molto tempo non si posavano né sguardi, né altro … mentre Shlom continuava a danzare innanzi a lui, con movenze ormai sempre più sensuali ed audaci … Ed infine, in un crescendo quasi boleriano, la Musica giunse al Finale, coincidente con le mutandine che scivolarono via rivelando agli occhi dell’ospite la Porta del Paradiso, scuro triangolino perfetto, invitante ed irresistibile…
    “Sh…Shlom … Io…io… - riuscì a balbettare l’uomo, mentre lei gli si avvicinò sorridente, sudata e con gli occhi brillanti, sussurrandogli: “Ora, Eden … voglio vederti anch’io … “



    2.

    L’uomo deglutì vistosamente, mentre la naturale eccitazione dovuta alla vicinanza della fanciulla nuda s’impradoniva di lui… “Che…che vuoi dire…? Io non so danzare… E, soprattutto, non so davvero danzare come te! – mormorò, lo sguardo che scivolava su quel corpo flessuoso, assorbendo ogni minimo, sensuale particolare.
    “Oh, non devi danzare, Eden: devi solo…spogliarti … Anch’io desidero ammirare il tuo corpo come tu hai apprezzato il mio … - soggiunse Shlom, ammiccando e gesticolando per invitarlo a fare ciò che gli chiedeva.
    Egli chiuse gli occhi, mille pensieri che attraversavano la sua mente: era uno scherzo? Un regalo di compleanno un po’ strano? Una coincidenza? E’ davvero una Donna eccezionale, che pelle, che figura, che eleganza! Chissà se forse… potrei avere qualche speranza, nonostante la nostra differenza d’età … Ma io… sono così … vecchio …
    Fece spallucce, alla fine, dopo aver rimuginato fra sé e sé alla velocità del pensiero… e riaprì gli occhi, con una specie di sogghigno verso di Lei, che non aveva smesso di osservarlo, aspettando.
    “Va bene. Se è uno scherzo, portiamolo avanti fino in fondo… - le disse, ammiccando ed iniziando a spogliarsi, senza fretta, cercando di mantenere una certa virile eleganza e sorridendole sempre, il cuore che batteva forte. Non ci volle molto, dato che in casa indossava una semplice tuta in pile sopra l’intimo ed una felpa… Alla fine, rimase appunto in maglietta e mutande… Un brivido – l’ambiente era riscaldato, ma lo sbalzo di temperatura lo percepì – ed uno sguardo interrogativo … “Tutto?...” – chiese con le labbra, senza emettere alcun suono. “Tutto. – rispose lei, allo stesso modo ed annuendo divertita, dopo aver inserito un nuovo cd nel lettore, nuove note delicate e dolci nell’aria…
    Eden chiuse ancora gli occhi e in pochi istanti si liberò degli ultimi indumenti. La fanciulla alzò le sopracciciglia, sorridendo ammirata ed annuendo, in un gesto che si complimentava ed uno sguardo tutt’altro che ironico a percorrere a propria volta il fisico dell’uomo. In effetti Eden si era mantenuto asciutto e vigoroso, i muscoli ben scolpiti e, anche se interiormente “stanco”, non aveva trascurato il proprio aspetto con adeguati esercizi fisici ed una corretta alimentazione… E il gioco, lo scherzo, gli occhi di lei che non l’aveva abbandonato un istante mentre eseguiva lo strano spogliarello, non avevano fatto altro che eccitarlo, sicchè l’effetto del tutto era…piuttosto evidente.
    “Eden … - sussurrò la fanciulla, chiamandolo a sé con un gesto dell’indice destro - …non lo credevo possibile, ma… mi hai davvero eccitato… - gli occhi di lei mandavano lampi, le pupille grandi, il sorriso aperto, mordendosi il labbro inferiore… “Vieni, ora… Baciami… perché … ti desidero… - un soffio, queste ultime parole, mentre quasi come un predatore si lanciò su di lui che si stava avvicinandosi e, avvinghiandosi, lo baciò con entusiasmo, incollando quelle membra sinuose a quelle toniche del maschio.
    “Shlom … - riuscì a pronunciare, prima che i sensi prendessero il controllo e si tuffasse in un bacio, preludio di impetuosi incendi…
    Si amarono, Shlom ed Eden. Egli ritrovò desiderio, passione, piacere, balbettando parole senza senso mentre dita calde e dolcissime lo accarezzavano, gli toccavano la virilità esaltandone il piacere, lo guidavano a gustare con le labbra le rotondità dei capezzoli inturgiditi, con la lingua altre labbra più celate che gli si offrivano con naturalezza, mentre lui accarezzava e stimolava a sua volta piacere e voluttà … finchè, con dolce armonia, scivolò in lei e danzò l’amore, raggiungendo entrambi, assieme, l’estasi, dopo aver apprezzato ed ammirato la reciproca capacità d’amare, di donarsi, di unirsi … E con un sorriso condiviso, stanchi, sudati, si rilassarono sul divano, mormorandosi ancora dolci ed incomprensibili parole, colmandosi di tenerezze l’un l’altro…
    …E squillò il campanello…



    3.

    Corrugando la fronte, Eden indossò in fretta la tuta, invitando con gesti rapidi Shlom ad andare in camera per rivestirsi, cosa che lei fece sorridendo ambigua, mentre lui aprì la porta … e fu ulteriore sorpresa che lo lasciò con un’espressione di meraviglia sul volto …
    Lei era lì, ferma in piedi, con un sorriso silenzioso sul volto… Una Donna dell’età apparentemente uguale a Shlom, sui trentacinque anni, alta, una silfide. Il volto ovale, guance candide, occhi verdi luminosi, due smeraldi di fuoco, capelli biondi color del grano maturo, lunghi e lisci, lasciati morbidi sulle spalle. Un nasino sbarazzino all’insù palesava narici regolari e piacevoli a vedersi. Le labbra erano rosse, piacevolmente carnose, sembravano morbide. Il sorriso era ammaliante, denti bianchi, brillanti, sfiorati e contrastati dal rosso intenso della lingua che vi scorreva sopra... Il collo poggiava su spalle belle ed ampie. Le braccia non sembravano robuste, intuibili al di sotto dell’abito pesante. Le gambe, lunghe e snelle, le si immaginavano facilmente da sotto il cappotto lungo che le nascondeva completamente. Begli stivali neri, alti, completavano il quadro ammirato da Eden. E, quasi rivivendo una scena di poco tempo prima, “Be’…? Mi lasci entrare… o preferisci che resti qua in piedi mentre tu completi il tuo esame…? Io sono Yael …e sono qui per te. – disse, con voce roca, bassa e profonda. Eden non riuscì a pronunciar parola. Si fece da parte, invitando con un gesto la bella bionda ad entrare in casa e seguendola, grattandosi la testa, mentre altri mille pensieri gli frullavano per il capo. Con un respiro e sorridendo vispa la Fanciulla si tolse il cappotto, rimanendo con una bella e spessa maglia intonata al verde degli occhi, che ne disegnava delicatamente le forme ed una minigonna nera, presumibilmente di morbida lana. Eden potè ammirare le belle, lunghe gambe adesso non solamente intuibili ed il seno, normale, non esagerato, all`insù, proporzionato al fisico, ben disegnato... Semplicemente delizioso… L’occhio esperto dell’uomo si posò anche sulle natiche, morbide, molto femminili, da far girar la testa ai Maschietti soprattutto grazie alla minigonna che ne esaltava i contorni. E la pelle di Yael, ora che si poteva notarne bene ogni particolare, era candida, brillante… quasi di porcellana.
    “Be’ … Yael … direi che sei davvero riuscita a sorprendermi … - riuscì finalmente a dire l’uomo, scuotendo la testa e sorridendo, mentre l’invitava a sedersi sul divano, dopo aver gettato un occhio alla porta, chiusa, della camera.
    “Vedremo se tu riuscirai a sorprende me, Eden – ribattè quasi ridendo la Donna, sedendosi poi sul divano… che, naturalmente, risultava ancora caldo…dalle presenze di poco prima… Con un mezzo sorrisetto Yael passò la destra sul tessuto del divano e poi fissò gli occhi in quelli spalancati del suo Ospite: “Hai…festeggiato il tuo compleanno, Eden? – disse a bassa voce, sempre con quel mezzo sorriso sulle labbra – perché, sai… non sono finiti…i tuoi doni… E, dato che c’è l’atmosfera giusta – alzò l’indice, facendolo roteare ad indicare la musica che ancora colmava il luogo come delizioso sottofondo – se ti va… potresti dedicarti, appunto, al tuo…dono – allargando le braccia - : me stessa…
    Eden chiuse gli occhi… “Cos’è uno scherzo? Chi ha organizzato tutto questo? – reagì, un po’ accigliato e cominciando a preoccuparsi – Marco? Luigi? O tutt’eddue assieme? Andiamo, Yael o come ti chiami, di là…”
    “Calma, calma! – lo interruppe lei, ridendo, alzando le braccia ed alzandosi dal divano per fermarsi dinnanzi all’uomo – mi pare che tu stia esagerando. Non è uno scherzo, non mi manda nessuno, sono qui di mia spontanea volontà perché … - s’interruppe, battendosi l’indice sulle belle labbra – no, il perché lo scoprirai dopo … Adesso… Io voglio scoprire te… E tu, spero … vorrai scoprire me … Non c’è nessuno scherzo, Eden… - avvicinandosi ancora, praticamente stringendosi a lui e, mordendosi il labbro inferiore, iniziando a togliergli la tuta, infilandogli le mani sotto ed accarezzando la pelle della schiena…
    Eden deglutì vistosamente. “Non è possibile! – scotendo la testa, indeciso fra il cercar di comprendere e il lasciarsi andare (dopotutto, Yael era bellissima, lui era in…astinenza e, a quanto pare, l’energia ed il desiderio non gli mancavano…), pensava mentre lei dolcemente sfiorava ancora la pelle della schiena, cercando nel contempo di togliergli la tuta… - due ragazze, stupende, sconosciute, suonano a casa mia la sera del mio compleanno! Qui c’è sotto qualcosa… un mistero … uno scherzo… ma… no, Shlom ha fatto l’amore con me…e Yael … non sembra diversamente intenzionata… Perché? Perché mai due meraviglie come queste sono venute da me? Com’è che mi conoscono? Oh, be’ … forse sto pensando troppo … E, dopotutto, prese le opportune precauzioni … non vedo perché rinunciare al…Paradiso … “ e concluso questo suo pensiero, aiutò la Donna a sfilargi la tuta, per poi guardarla un attimo, ancora, in quegli occhi stupendi, luminosi, aperti e sinceri … “Yael … accidenti, praticamente non ti conosco, ma… Mi piaci … tanto…troppo. Io, sai … “ “Taci, Eden. – mormorò lei, le labbra vicinissime a quelle di lui – so tutto. Non devi dirmi nulla. Ti desidero perché è così che deve essere. Come desidero, qui e ora, fare l’amore con te… amarti non solamente con queste membra, ma con quel qualcosa che ci lega…e che è dentro di noi … “ e pronunciate queste ulteriori enigmatiche parole lasciò che lui a sua volta le togliesse la bella maglia, rivelando che nulla aveva al di sotto, palesando la bella, perlacea pelle calda e soffice sulla quale le dita di Eden si posarono, di nuovo ansiose di carezze, di bellezza, di piacere… Un bacio caldo ed appassionato unì i due amanti, le loro mani ora febbrili nel liberare entrambi dagli altri indumenti (Yael spudoratamente non indossava intimo… ), nel ricercare il piacere e le fonti del medesimo con carezze intime e audaci che provocarono ovvie reazioni ed accesero ulteriormente desidèri e voluttà …
    Mentre i due scivolavano avvinghiati sul divano ed i loro sospiri si trasformavano in ansiti e suoni rochi, la porta della camera si socchiuse… Ed una Shlom sorridente ed ammiccante fece capolino, mordendosi il labbro inferiore ed ammirando, senza farsi notare, la scena che si dipanava sotto i suoi occhi colmi di libidine… Libidine che nel frattempo s’impadronì dei due amanti, ormai senza più freni; Yael, mormorando suoni sconnessi scese dolcemente sulla virilità di Eden, dedicandovicisi con labbra e lingua che trasportarono l’uomo su vette di altissimo piacere… Poi morse appena la punta, per frenare l’Estasi, e fu il turno di lui: si tuffò sulla Fonte del Paradiso e bevve avidamente il piacere di lei, colmandosi le orecchie dei rochi ansiti e dei sussurrati “sììììì…” della Donna che con movimenti scomposti delle anche accompagnava i suoi baci intimi, finchè, egli risalì su di lei e, con un ultimo, appassionato bacio, si spinse dentro la Donna, lasciandosi sfuggire un grido di piacere… Fecero l’amore con voluttà e desiderio, Eden riscoprì il Piacere di nuovo – due volte nella stessa sera, con due Donne diverse! – e si sentì colmo di una vitalità strana, potente, il cuore grande e la mente traboccante di una Felicità indescrivibile…che gli stava succedendo…? Che mai gli stava accadendo…? Poi, dopo aver esplorato diverse vie per stimolare al massimo i loro sensi, giunse l’Estasi, anche stavolta all’unisono, uniti e quasi gridando il loro Piacere, condiviso in maniera assoluta, totale … La Musica non era mai finita, sottofondo perfetto di un momento perfetto e, mentre si placavano i respiri e c’era il dolce momento delle coccole e della tenerezza, sembrava continuare a mantenere quell’atmosfera davvero eccezionale… “Un compleanno davvero perfetto! – pensava Eden mentre accarezzava languidamente Yael accoccolata stretta a lui…
    Ed un lento batter di mani si udì, accompagnato da una divertita voce femminile:
    ” Bravi! Davvero un’eccitante e meravigliosa scena! – disse quasi ridendo Shlom, palesandosi coperta dal suo solo intimo e dardeggiando con occhi colmi di libidine entrambi gli amanti.
    “Ah, ecco … mi chiedevo quando ti saresti fatta viva, Shlom – sorrise Yael guardando la bellezza bruna e osservando di sottecchi, a sua volta divertita, l’espressione stupefatta di Eden che faceva scivolare il proprio sguardo sbalordito da una Donna all’altra…



    4.

    “Ma… come…? – riuscì alla fine a balbettare Eden – Voi due vi conoscete? No, sentite… - ricordandosi all’improvviso de’esser nudo, come Yael, ed arrossendo un poco per l’imbarazzo, ma poi superando la vergogna, visto che le due Donne non ci facevano caso… - … penso che mi dobbiate qualche spiegazione, adesso, sperando…di non essere stato davvero preso in giro… - lo sguardo che ancora andava dall’una all’altra, un po’ preoccupato.
    “Mmmhmhmmh… spiegazioni…? No, ancora no, che ne dici, Shlom? – sussurrò la bella bionda, facendo l’occhiolino alla mora che, ancheggiando con autoironia, si avvicinò alla coppia, ancora comodamente adagiata sull’ampio divano.
    “Non posso che esser d’accordo con te, Yael, Mia Bellissima Creatura – mormorò, avvicinando il volto a quello di lei e scambiando un bacio mozzafiato … Eden osservava, gli occhi fuori dalle orbite, mentre un’emozione fortissima lo prendeva al petto e dinnanzi alle due Donne che si baciavano con tanta disinvoltura l’eccitazione risorse in lui, nonostante un goffo tentativo da parte sua di minimizzare la cosa… Yael se ne accorse, dato che il suo fianco era a stretto contatto delle pelvi di lui e ridendo e mordendosi il labbro inferiore, eccitata e felice a sua volta, soggiunse, alzandosi e prendendo per mano gli altri due: “Ma perché dobbiamo stare scomodi qui? Mi pare d’aver capito che di là c’è un’accogliente camera da letto, mmmhhh…?” E sempre ridendo e quasi correndo trascinò l’uomo nudo che non sapeva che pensare e la Donna che ammiccava divertita a sua volta, nell’altra stanza, dove indicò a Eden la bella ed ampia poltrona, piazzata ai piedi del letto: “Tu… mettiti lì, … per ora… - gli sussurrò, quasi spingendolo, dopo avergli donato un altro bacio infuocato. E lanciando uno sguardo di fuoco – un fuoco verde purissimo! – a Shlom, la spinse sul letto, togliendole con dolce violenza il reggiseno ed iniziando a baciare con passione il collo, le spalle ed i turgidi globi che risaltavano, scuri e perfetti, contro la pelle perlacea della bionda. La Donna bruna, con un sospiro ed un’espressione non meno eccitata negli occhi color carbone, reagì con uguale dolce violenza, stringendo a sé le membra dell’altra e palpando con evidente piacere le natiche sode e chiare, facendo scivolare un dito nel solco e solleticando ciò che si celava lì.
    Mordendosi il labbro inferiore, Yael si spinse con la destra oltre il bordo delle mutandine di Shlom e, senza smettere i baci, sollecitò adeguatamente le parti sensibili ben celate dalle labbra più intime, strappando un mugolìo ed un ondeggiamento dei fianchi della compagna.
    Eden osservava sempre più eccitato, trattenendo a stento la propria destra, mentre pensieri ovviamente erotici gli attraversavano la mente… Nella sua gioventù aveva già sperimentato piaceri intimi con due donne, ma… mai con due Donne così, incredibili, indescrivibili e appassionate… Che nel frattempo, lanciando ogni tanto un’occhiata a lui per vedere le sue reazioni, continuavano le loro voluttuose effusioni: Yael tolse con grazia sensuale le mutandine decisamente d’ostacolo alle sue attenzioni e con un gridolino roco si tuffò sulla Porta del Piacere di Shlom, a suggerne labbra e clitoride, mentre la mora, a sua volta in preda alla passione ed al piacere procurato da quelle labbra e da quella lingua, si faceva sempre più invasiva con le dita che, dopo aver carezzato per ogni dove e vellicato colli ed anfratti si dedicarono al solco delle natiche della bionda…
    Con simili accorgimenti, eccitate anche dallo sguardo dell’uomo che sentivano ardente su di loro, le due Donne non potevano resistere l’un l’altra a lungo: ed infatti, dopo essersi scambiate ancora baci infuocati ed aumentando il ritmo della Danza delle dita, scivolarono una alla volta in un magnifico orgasmo liberatorio, accompagnato da prolungati ansiti di estasi … mentre Eden non staccava gli occhi dalla scena, in preda ad una crescente, non più trattenuta eccitazione.
    “Io… - balbettò quindi – non so chi siate, né perchè siete venute proprio da me, nè cosa farete DOPO … ma so che per il momento mi lascerò trascinare da Voi…e da ciò che mi dettano i sensi … “
    E pronunciate queste parole, mentre ancora i respiri delle due due Amanti, veloci ed intensi, non si erano placati, le raggiunse sul letto, risvegliando con dita, labbra e lingua il piacere sottopelle.
    Yael e Shlom non si fecero indietro ed anzi, entusiaste, accolsero il maschio fra di loro, occupandosi entrambe della sua virilità eretta e di ogni centimetro di pelle di lui, facendo guizzare lingue e dita , prodigandosi in carezze lascive e foriere di fuochi ardenti. Con fantasia straordinaria i tre si scambiarono piaceri e voluttà e dopo ogni orgasmo condiviso o procurato, Eden si sentiva… cambiare… aumentare in sé quella sensazione di completezza, di perfezione, il petto sempre più in fiamme per una gioia profonda ed indescrivibile. Le ore passarono, il Piacere saliva e non scemava, Eden non comprendeva da dove gli venisse tutta quell’energia che gli permetteva di amare le Due Donne, di donare loro estasi e voluttà intensissime… Era sempre stato un più che discreto amante, rendendo felici le donne che avevano condiviso le alcove con lui, ma ovviamente con gli anni tutto si era ridimensionato e, pur mantenendosi attivo, le forze erano un po’ calate… eppure con Yael e Shlom sembrava di esser tornato a quindici – vent’anni prima, quando ancora poteva permettersi quasi un’intera notte di fuoco …
    Un attimo, dedicato a quel pensiero: subito dopo, eccolo ancora dedito alle Donne, all’amore, al piacere… Finchè, dopo un ultimo, potente orgasmo che squassò le membra di tutt’e tre, si fermò ansante, felice e soddisfatto… Spalancando gli occhi nello scoprire che una specie di aura luminosa avvolgeva ognuno di loro, tre diversi colori sfumati ed iridescenti, mentre le Donne, ansanti come lui e non meno sorridenti, annuivano dolcemente…



    5.

    Al di là degli scuri si cominciava ad intravedere una prima, tenue striscia di chiarore: l’aurora s’approssimava; nella stanza, la penombra era ulteriormente rischiarata dalle opalescenze che irradiavano dalle tre figure, che si osservavano reciprocamente, due sorridenti, una stupita e meravigliata…
    “Che…che sta succedendo? Cos’è mai questo…? – chiese stupito Eden, guardandosi e guardando le Due Donne. “Vuol dire che la notte appena trascorsa è davvero risultata utile, Eden – disse Shlom, gli occhi, grandi, fissi su di lui e sempre sorridente, stupenda nella sua nudità.
    “Oh, già … davvero utile! – aggiunse Yael, quasi ridendo e scivolando ancor più vicina alla mora. Entrambe si guardarono negli occhi, annuirono e, mentre la luminosità delle loro membra diveniva lentamente, ma costantemente, sempre più evidente, Shlom prese le mani di Eden e cominciò a narrare:
    “ Eden… Tu non sei di questo Mondo. Noi tre apparteniamo ad un’altra… Sfera. Anni fa hai voluto fare una scelta: provare a vivere presso di Loro, come Loro. Ma l’esperienza non ti bastava, perché mantenevi sempre un’identità, la Tua Identità. Così hai chiesto a Chi Era Piu’ In Alto di poter provare l’esperienza completa e Lui te l’ha concesso: sei nato, ed hai vissuto come Umano, anche se alcune nostre caratteristiche le avevi mantenute: il tuo aspetto, il tuo…carisma. Apprendesti anche la tua vera identità – Lui volle così – ma eri troppo…Umano… : dimenticasti tutto. Adesso, oggi, è tempo che tu riprenda il tuo posto fra di noi, chè questi tuoi lunghi anni di assenza hanno comportato cambiamenti eccessivi fra gli Umani, dei quali noi siamo una specie di … - sorrise, facendo l’occhiolino a Yael – Controllori …
    Shlom si alzò dal letto e si eresse in tutta la sua figura, stupefacente, sempre più luminosa, un bianco via via più abbagliante …
    “Io sono Shlom, la Danzatrice … Mi hanno chiamato con molti nomi, mi chiamano anche Shlomtsione, o Salomè … ma, scura, Nera come mi vedi, o luminosa e Bianca in altri luoghi della terra, sono soprattutto nota come Morte, la Fine, per molti…o l’inizio di un’Altra, Diversa Avventura per altri…
    “Io sono Yael – aggiunse la bionda creatura dagli occhi verdi, ora brillanti più che mai e dello stesso colore della luce che l’avvolgeva – vivo negli animi degli Uomini e li aiuto, sempre, sino alla fine. Non mi chiamano con molti nomi, il più noto di tutti è: Speranza. – e la luce verde brillò ancor più viva.
    “ E tu … - riprese Shlom, il sorriso luminoso come la luce che emanava dalla sua figura – tu sei il fulcro, tu sei la base, tu sei il motivo per cui tutto ruota attorno a te. Il tuo nome è emblematico, Eden… perché tu sei…l’Amore. La forza da cui tutto trae vita, il motore, il movente … l’ispirazione. Sei divenuto Umano, e poiché in te è forte la Tua Natura, ci voleva qualcosa di altrettanto forte e legato a ciò che sei, per farti tornare in te stesso: il sesso, ma donato e vissuto con Creature tue pari … e soprattutto oggi ... anzi, ormai è già ieri … , il giorno del tuo cinquantacinquesimo compleanno, coincidenza perfetta per lo stato d’animo in cui ti trovi, un limbo grigio e piatto … in attesa d’amore.
    La luce inondava la stanza, ormai, mentre Eden osservava stupito e sorridente la luminosità che lo permeava: il caldo rosso dell’Amore … E comprese, ricordò, in un istante improvviso, ciò che era …la Sua Natura….
    “Oh, sì … Shlom… Yael … Mie Angeliche Compagne … ora…ora ricordo…! - disse, alzandosi, prendendole entrambe per mano, mentre luminose ali adornavano ora tutte e tre le figure che si sollevavano lentamente da terra – sì…è passato davvero troppo tempo! Quanti ricordi, quante…esperienze da narrare a Voi…ed agli Altri … Sì … è tempo…che io torni a Casa… E riprenda a donare ed a far rivivere ciò che da troppo tempo manca agli Umani: me stesso, l’Amore…“
    La luce dell’aurora stava trasformando la notte in giorno, le nubi ancora cupe avvolgevano il luogo… Ma all’improvviso un triplice fascio di luce ascese al cielo, mentre un “oh!” meravigliato si disegnava sulle bocche dei pochi svegli a quell’ora, che avevano assistito al prodigio: raccontarono di ufo, di extraterrestri, di aurore boreali … nel descrivere quelle tre luci unite – qualcuno disse d’aver visto tre figure umane, all’interno di esse – che ascendevano al cielo …
    “E’ strano – comunicò Eden con la mente, chè oramai non servivan più le parole, alle Due Creature alate che ascendevano ai Cieli insieme a lui – come gli Uomini ci abbiano sempre indicato negativamente, e chissà perché ti han sdoppiato, Morte … indicando noi, Angeli dell’Apocalisse, come i Quattro Cavalieri … - e con una risata allegra e felice si innalzò a ritrovare il Suo Mondo…


    … Dicono che per molto tempo, da allora, nel quartiere dov’era vissuto Eden, quello strano, angelico uomo scomparso all’improvviso, non accaddero mai episodi di violenza o di terrore, ma, anzi, spessissimo gioia e felicità sbocciavano fra chiunque vi si recasse o vi vivesse … e l’appartamento dove egli era vissuto è, da allora, per coloro che hanno la fortuna di soggiornarvi, teatro di meraviglia e di … intenso amore …


    Fine



    23.12.2010


    ...Ovviamente, attendo commenti... ghghgh... :B):

    Edited by Anemon - 4/4/2012, 10:08
     
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  2. •»Cuccìolà!×
     
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    L'avevo gia letto....bellissimo! *___*
     
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1 replies since 4/4/2012, 08:46   24 views
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