Piccolo Paradiso

ATTENZIONE! Racconto ADULT!!!!

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  1. Anemon
     
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    Un racconto che, lo confesso, mi è stato "ispirato" da una giovane lettrice conosciuta "virtualmente" in un Forum - non ci siamo mai "incontrati" davvero, eh! - , una spiccata personalità che ho voluto "trasferire" nel giovane Personaggio Principale del racconto ...


    PICCOLO PARADISO

    Mi ritrovo così, appena sceso da questo aereo, per la prima volta immerso in un clima, un mondo così diverso da quello dove vivo. Mi guardo attorno, abbagliato dalla luce del sole, circondato dalla frenesia dell’aeroporto, il mio piccolo bagaglio accanto. Ed è così che incrocio il tuo sguardo, il tuo sorriso. Per il Fato, quanto sei più carina di persona, che in fotografia!
    “M’ssieu Pol? Benvenuto alle Iles du soleil! Se vuole seguirmi, andremo al nostro aereo…” … E che voce! E’ adorabile, l’italiano con accento francese, ed io cerco di trattenere le mie emozioni, anche se il mio sguardo si posa inevitabilmente sulla tua graziosa silhouette, sui pochi capi che coprono le tue giovani membra, facendomi battere forte il cuore. Sorrido, e trascino il piccolo trolley dietro di me, seguendoti verso il mezzo che ci porterà alla nostra meta. Sospiro, pensando a questa mia vacanza in solitario, fatta per allontanarmi dal lavoro, per cercare di cancellare un dolore che dovrebbe essersi sopito da mesi, per distrarmi un poco con i miei libri, le mie musiche, la mia amata solitudine. All’aereo, un bel bimotore otto-posti, ci attendono altre due coppie, molto più giovani di me, con le quali prendiamo posto e …partiamo! Oh, be’, sei giovanissima, ma sai pilotare molto bene ed in poco più di mezz’ora eccoci atterrati all’isoletta solitaria e, dopo una breve passeggiatina, ci appare la spiaggia, meravigliosa, circondata da un profluvio di vegetazione, che ospita i 10 bungalows, raccolti attorno ad un bell’edificio bianco, grande e… fresco, dove il Padrone e la sua consorte – i tuoi genitori – ci accolgono con sorrisi non diversi dal tuo. Ci spiegano le poche regole che dobbiamo rispettare, l’unico pericolo è “lui” – un indice va al sole – dal quale bisogna stare attenti per le scottature; per il resto non ci sono animali pericolosi, non ci sono piante velenose, non ci sono brutte cose: mare, sabbia, palme e relax ci aspettano. La “Maison” è il luogo dove pranziamo o ceniamo tutti assieme, una bella campana ci avvisa che il pasto è pronto, pesce e frutta fresca ogni giorno e, per chi lo desidera, c’è anche un po’ di pollame preso dal pollaio lì vicino, da cui si sentono chiocciare i volatili. M’ssieu Gavèl e la Sua Signora spiegano e parlano, ma io continuo a guardarti, mentre riponi alcuni oggetti scaricati dall’aereo, e non mi sfugge uno sguardo, tuo, che mi dedichi di sottecchi. Chiudo gli occhi, sospirando – non DEVO avere simili pensieri! – e cerco di seguire le ultime spiegazioni. Infine, ci dirigiamo ai bungalows - che bello, saremo solo in 5 per questa settimana, gli altri sono vuoti! – e prendiamo posto nei tre che ci vengono assegnati. Io metto giù il mio bagaglio e mi fermo un attimo ad ammirare il paesaggio dall’ampio patio, godendo del suono della risacca, dei versi degli animali, dei rumori della natura attorno a me…
    “M’ssieu Pol… ? Avevate dimenticato il vostro giubbotto, sull’aereo … Non che qui vi serva…” Sei Tu. Lì, ferma sulla spiaggia, il mio giubbotto in mano, ti mordi il labbro inferiore, mentre mi parli. Ti osservo, percorrendo con lo sguardo le tue giovani curve, la camiciola allacciata sotto il seno, gli short chiari, le lunghe gambe … e poi, negli occhi, stavolta. Oh, per il Fato, come può accadere? Avrai almeno trent’anni meno di me, anzi, di più di sicuro, eppure …riesci a farmi battere forte il cuore. Forse qualcosa accade anche a te, perché abbassi lo sguardo, mentre allunghi la mano per passarmi il giubbotto, dita che si sfiorano, una piccola scossa elettrica…
    “Oh… ah, la scossa! Grazie, Jasmine, molto… gentile, davvero … Merci encore… “ sussurro, deglutendo. Tu accenni un sorriso, un lampo nei tuoi splendidi occhi scuri, e la visione del tuo fondo schiena che si allontana da me … Scuoto la testa, e rientro nel bungalow.
    Mi sveglio quasi di soprassalto, al “Booong! Booong! Booong!” della campana che ricorda la cena. Il sole sta per immergersi nell’oceano, laggù all’orizzonte, ed io abbasso lo sguardo su “Mezzanotte”, il libro della Smith appoggiato, aperto, al mio petto, che stavo leggendo a casa e mi sono portato in vacanza, assieme ad alcuni altri ai quali dedicarmi nel mio relax. Ovviamente mi ero assopito, dopo aver provveduto a sistemare le mie cose, fare una doccia rifrescante ed essermi sdraiato “un momento” prima di fare una bella passeggiata in spiaggia… Sorrido e mi dirigo alla cena, dopo aver indossato capi adeguati: camicia a mezze maniche, bermuda e sandali.
    La cena è deliziosa, gli ospiti simpatici ed i Padroni – Jasmine inclusa – adorabili. Il clima è idilliaco e la Giovane Pilota, che si occupa anche di molto altro, lì, cucina inclusa, incrocia spesso il suo sguardo con il mio, provocandomi batticuore e pensieri assurdi. Fine pasto, con un buon caffè e l’immancabile rhum locale, i miei occhi che ora si spostano sul mare, dove una luna grande e brillante sorge dalla parte opposta a quella dove il sole s’era tuffato qualche ora prima. La mia mente va dove non dovrebbe andare, a ricordi mai sopiti, a istanti meravigliosi trascorsi su altre spiaggie e con altra compagnia, ad altre stupende lune, ad altre meravigliose visioni, ad addii strazianti e ad infiniti tentativi di andare oltre, di dimenticare. Chiudo gli occhi, una lacrima indesiderata scivola via.
    “M’ssieu? M’ssieu Pol? State male?” La Tua voce un po’ preoccupata mi fa riaprire gli occhi, riaprire le labbra in uno stanco sorriso. “Oh… No, Jasmine… Non preoccuparti – spontaneo, questo mio darti del “tu” – non è nulla… - i miei occhi nei tuoi – un pensiero che seguirà il sole di prima: cioè, svanirà…” Si allarga, il mio sorriso, seguendo il tuo, incerto, ma incantevole. Gli ospiti si alzano da tavola, ancora sorrisi e leggere battutine su ciò che avverrà “poi”, immersi come siamo in un’atmosfera così paradisiaca… i Padroni ammiccano, io sorrido a mia volta, salutando e dirigendomi sulla spiaggia, per godere un po’ di solitudine, un po’ di Bellezza Incantata. Quante volte abbiamo visto sulle pagine delle riviste, o alla tv, luoghi come quello che ho dinnanzi? Eppure viverlo sulla propria pelle, essere qui, è emozione indescrivibile. Un paesaggio da sogno, che gli occhi non si stancano d’ammirare, un silenzio al quale le nostre orecchie occidentali e moderne non sono più abituate, infranto solo dallo sciabordio delle onde sulla spiaggia, un profumo di mare dimenticato da secoli, un aroma salato intenso che sopprime quello del rhum ingurgitato prima ed infine la sabbia sotto i piedi nudi, mentre le onde lievi si susseguono l’una dopo l’altra, rincorrendosi sulla riva che percorro … Un’altra lacrima percorre il mio volto, diversa l’emozione, stavolta: il mio cuore è grande, mentre mi colmo dell’intensa sensazione che la Bellezza genera in me. Mi siedo sulla riva, mentre lascio vagare lo sguardo, sorridendo …Mi appisolo un poco, forse… Un suono di passi attutiti dalla sabbia mi distoglie dal mio rilassato torpore – penso ai Pink Floyd ed alla loro stupenda “Comfortably numb” – ed alla luce brillante della luna la tua immagine precede la tua voce: “M’ssieu Pol? Tutto bene?”, ancora un filo di preoccupazione, nel tono. Per un paio di secondi ammiro ancora la tua figuretta asciutta, gli short leggeri che fasciano i tuoi fianchi, la camiciola allacciata che lascia intravedere un poco il tuo piccolo seno. “Oh, Jasmine… Ti ringrazio per la sollecitudine, ma…sto bene, davvero, non ti devi preoccupare. Immagino siano i tuoi che ti hanno mandato qui, per rassicurarsi che tutto sia ok. E lo è, te l’assicuro.” Sorrido, annuendo. Sorridi a tua volta. “Oh, non, M’ssieu Pol, è che dopo aver messo a posto la cucina e tutto il resto, mi piace controllare che tutto sia “veramente” a posto, nei bungalows, e mentre ho … ehm…constatato che negli altri due tutto procede a meraviglia – abbassi lo sguardo, sorridendo di più – ho constatato che il vostro era vuoto e … ho notato le vostre tracce che portavano al mare…alla spiaggia… E così – fai spallucce – eccomi qui!”
    “Jasmine, innanzitutto ti prego di darmi del “tu” anche tu – ti faccio l’occhiolino – eppoi ti ringrazio comunque: come vedi, tutto è ok, volevo solo… riempirmi di Bellezza, ammirando questo paesaggio…” Annuisci, ancora sorridente: “Oh, sì, è un piccolo paradiso, questa nostra isoletta. Sai – un po’ titubante, questo tuo “tu” – papà l’ha comprata qualche anno fa, era in vendita, è stato un affare. Oh, loro due sono più che autosufficienti, anche papà sa pilotare l’aereo, io sono al primo anno all’uni sulla terraferma, vengo qui durante le vacanze per dare una mano quando il mio ragazzo è via per lavoro e per – ridacchi – farmi una vacanza anch’io! – il tuo sguardo scivola sul mare, sull’infinito orizzonte - … e perdermi ad ammirare questo piccolo paradiso…”
    Osservo il tuo profilo, ammirato, i tuoi capelli che ti accarezzano le spalle, mossi dalla leggera brezza notturna, sorpreso dalle tue spontanee confidenze, come se fossimo amici d’antica data che si ritrovano dopo tanto tempo. Fai così con tutti i turisti che visitano questo vostro piccolo paradiso? “…be’, M’ssieu Pol … Pol … - altro sguardo di sottecchi (per il Fato, quanto lo adoro!) - …a dire il vero mentre controllavo il tuo buongalow, ho scorto sul comodino il libro della Smith … sai, anch’io amo quella scrittrice e … Me lo presteresti? Solo per un paio di giorni, per favore, vorrei … migliorare il mio italiano e sicuramente unirei l’utile al dilettevole, se me ne facessi leggere qualche passo… “ Sorrido rispondendoti: “Ma certo, Jasmine! Ho portato una buona scorta di libri, per i prossimi giorni, e quindi posso anche leggere altro, mentre tu … ti fai una scorpacciata di Helena, Damon e Stephen!” “Ma è meraviglioso! – batti le mani, entusiasta come una bimba, alzandoti in piedi – “Pol… -aggiungi sorridendo - … lo fai un bel bagno notturno…?” Rimango perplesso a questa tua proposta. “ A dire il vero non era previsto, Jas – ti sorrido – e naturalmente non ho il costume…” Il tuo sguardo si fa pericolosamente malizioso, mentre slacci la camicetta e ti liberi degli shorts. “… se è per questo… neanch’io… - sussurri, lasciandomi con il fiato sospeso ad ammirare il tuo incantevole corpo nudo. “Allora…? Vieni…? - mi inviti, dirigendoti verso le acque calde ed accoglienti dell’oceano. Chiudo gli occhi un istante, chiedendomi dove sono e che cosa mi stia succedendo, e poi, riaprendoli, ti vedo tuffarti fra le onde lievi, le tue risate che spezzano il silenzio della notte… In pochi secondi abbandono camicia e bermuda sulla spiaggia, seguendoti fra i flutti. “Per il Fato! Ma è sublime! – mormoro, godendomi l’acqua calda che mi avvolge, lasciandomi andare e raggiungendoti in poche bracciate – Non mi avevi detto che l’acqua era…così calda… “ Tu annuisci – oh, cielo, quanto sei bella sotto la luce della luna! – e ti avvicini. “Pol … io … Oh, be’, forse ti sembrerò audace, ma… è da quando ti ho visto, all’aeroporto … che ho desiderato fare …questo … “ Le tue mani si posano sul mio volto e le tue labbra si posano, lievi, sulle mie. Un bacio dolce e delicato, quasi innocente, ma nel fare tutto questo le tue membra incontrano le mie… Ed il tuo seno si schiaccia sul mio petto, i nostri sessi entrano in contatto. Non posso trattenere l’eccitazione improvvisa e forte, l’erezione irrigidisce in pochi istanti la mia virilità. Tu ridacchi, mentre mi abbracci senza staccarti da me, anzi, incollandoti ancora di più. “Jasmine… occavoli … - borbotto, deglutendo – be’, non so cosa dire …” “ Non dire nulla, Pol … non dire nulla… - sussurri, mentre le tue labbra si posano di nuovo su di me, questa volta in un bacio molto meno innocente. Ed io ti abbraccio, accarezzo la tua pelle bagnata, la tua schiena diritta e atletica. “Uuuhh… Usciamo, Jas, ti prego … usciamo … - riesco a sussurrarti, staccandomi per un attimo da quel bacio travolgente e trascinandoti fuori dalle acque che ora sento bollenti … ma non sono loro, ad esserlo, è la pelle…la tua pelle…la mia pelle. Me ne rendo conto quando siamo sulla riva, sdraiati sulla sabbia, i baci che inseguono i baci. “Aspetta… aspetta… - interrompo un attimo la passione, quel fuoco che ha afferrato entrambi – Jas…Jasmine, cosa stiamo facendo? Siamo impazziti? Guardami! Guàrdati! Potrei essere tuo padre, anzi, ho sicuramente più anni di lui!!!! E il tuo ragazzo… il tuo ragazzo!!! – ti guardo negli occhi, un po’ smarrito, cercando di fare luce, di frenare desidèri che non dovrebbero esistere; ma il tuo sguardo di risposta è caldo, morbido, sorridente e sensualmente irresistibile – “il mio ragazzo è lontano ed entrambi rispettiamo la libertà l’uno dell’altra. Sappiamo che siamo fatti così e che è inutile farci del male con falsi moralismi e vere ipocrisie. In quanto a te ed alla tua…età … - ammicchi, abbassando lo sguardo – mi sembra che tu non abbia nulla da invidiare a chi è più giovane di te… Ma hai ragione – concludi accigliandoti ed alzandoti in piedi – la spiaggia e la sabbia non sono proprio il massimo … “ mi prendi la mano e ridendo mi trascini incespicando in una corsa sulla spiaggia, che finisce nel mio bungalow, sotto una doccia tiepida che ci lava via ogni granello, aiutata dalle nostre mani che procurano ulteriori brividi su entrambi.
    E, dopo … ah, dopo! Le luci spente mi fanno ammirare la tua pelle illuminata dalla pallida luce della luna, mentre ne percorro ogni centimetro divorandoti di baci infiniti; ed ammiro l’erigersi dei tuoi piccoli scuri capezzoli, stimolati dalle mie dita; dita che non si fermano, scivolando giù lungo il ventre piatto, giocando con l’ombelico – risatina - e giungono sull’altro piccolo bottoncino, turgido ed eccitato. Non so quali dei sensi siano più sconvolti ed eccitati, se i tuoi sotto le mie mani, od i miei alle tue reazioni. Ma mentre ogni tua fibra è tesa, ogni tuo sospiro è sempre più intenso, io mi rivolgo con labbra e lingua là dove ogni tua richiesta è più urgente, ogni tuo bisogno è irrinviabile, suggendo ora il tuo squisito nettare, stordito dai tuoi rochi gemiti, a mia volta immerso nel mio/tuo piccolo paradiso. Non puoi resistere a così sollecite attenzioni e raggiungi dopo un poco l’Estasi, che io accolgo con dei piccoli colpi inferti dalla tua più intima femminilità alle mie labbra, ancora incollate alle tue ben più umide e nascoste. Attendo che si siano placati i nostri sospiri, una mano poggiata sul tuo ventre a coglierne gli ansanti movimenti. E poi – be’, come una medicina che speri di non usare mai, me li sono sempre portati appresso, credendo che non ne avrei mai fatto uso – con delicatezza mi dedico alle dovute precauzioni, prima di ammirare il tuo sorriso ed il tuo morderti ancora il labbro inferiore, mentre entro in te avvolgendomi in una voluttà totale. Non so quante volte mormoro il tuo nome, mentre danzo, non so quante volte ho sentito la tua voce chiedermi: ancora, ancora, di più, di più … E non so quante volte affidiamo alla nostra fantasia i nostri desideri, sperimentando modi e posizioni. So solamente che, alla fine, numerose Estasi si sono susseguite, numerose dolci grida hanno manifestato l’esplosione dei nostri sensi.
    E’ quasi l’alba quando ci assopiamo, abbracciati e felici. Riesco ad avere un ultimo pensiero, prima di cedere a Morfeo: forse, questa è una follia, avrei dovuto manifestare una maggiore maturità rispetto alla mia giovane amante ed impedire gli indimenticabili istanti di questa notte appena trascorsa; forse è illusione, stupidaggine, assurdità; forse rimpiangeremo ciò che abbiamo compiuto insieme, trascinati da una passione senza nome, da sensi irresponsabili e istintivi; e forse nulla altro seguirà questa notte da favola; ma so che grazie a te, piccola Jasmine, il mio “male” è definitivamente guarito e, qualunque sia il Destino che mi attende, qui o altrove, io potrò ancora, di nuovo, amare.

    23 dicembre 2011
     
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  2. •»Cuccìolà!×
     
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    Lo leggerò a breve **
     
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  3. •»Cuccìolà!×
     
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    letto, ed è bellissimo come tutti gli altri. =D
    però mi sorge un dubbio... come fai a scrivere con passione queste cose se non le hai mai...ehm... provate?! =)
     
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  4. Justine88
     
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    Ho appena finito di leggere questo bellissimo racconto...
    Mi piace moltissimo il tuo stile, sopratutto il tuo modo di inserire all'interno dei dialoghi, dei piccoli...come dire?"appunti descrittivi". Il ritmo è incalzante e crescente ed è come se si assistesse ad un vero e proprio amplesso nel corso di tutta la storia, con la passione crescente...e credo proprio che sia un effetto voluto. Anche se non sono proprio a favore di personaggi spregiudicati e senza freni come quelli di Jasmine, devo dire che ho trovato la storia molto verosimile...e sono d'accordo col fatto che spesso dobbiamo abbandonarci alle nostre passioni e ai nostri desideri, e lasciarci andare, per poter amare di nuovo!
     
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  5. Hurricane.
     
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    Hai un bellissimo stile di scrittura!
    Un racconto pieno di emozioni u.u
    Appena posso leggerò anche gli altri tuoi racconti :D
     
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  6. -NihalShan-
     
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    Bello, mi è piaciuto molto^^ il tuo stile è molto bello :D Soprattutto, mi è piaciuto il modo in cui hai descritto le emozioni e l'isola^^ Bravo Ane!! ^_^
     
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5 replies since 2/5/2012, 07:32   49 views
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