La linea sottile

Racconto autoconclusivo

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  1. Justine88
     
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    Eccovi qui un mio racconto autoconclusivo!
    E' molto breve, scritto un paio di anni fà, ispirato da una storia vera (non la mia, per fortuna!).
    Riprende due frasi di due canzoni diverse, una di Celentano e un'altra di Ligabue (da cui ho preso anche il titolo), ma non la definirei proprio una song fiction!!
    Questo, per darvi un'idea di come scrivo e sapere i vostri pareri! :)


    La Linea Sottile



    E intanto il tempo se ne va
    E non ti senti più bambina …


    Le avevano parlato spesso di quella linea sottile, quella linea rossa che appariva sullo sfondo bianco del test di gravidanza, e dell’ansia che era capace di scatenare in attesa di sapere se sarebbe rimasta sola o se sarebbe stata accompagnata da un’altra linea gemella ,nel giro di pochi secondi.
    Era simile alla linea che segnava il passaggio dall’adolescenza alla maturità: era sottile, labile, piena di ansie e paure.
    Era una via rischiosa, ma necessaria,da intraprendere anche a costo di risultare diversi da quello che si è sempre stati.
    Iniziava in un preciso momento della propria esistenza, dicevano.
    Quando era iniziata la sua?
    Quale momento aveva segnato la sua vita?
    Forse il giorno in cui aveva visto i suoi occhi per la prima volta: quello sguardo furbetto e i bagliori luminosi che uscivano dal castano scuro, quasi nero, delle sue iridi.
    Quello stesso giorno in cui le loro labbra si erano toccate, quasi per gioco, cedendo ad una stupida scommessa lanciata dagli amici?
    O forse era stato il momento fatidico in cui lui le aveva sussurrato quelle dolci parole all’orecchio, quelle che tutti gli innamorati vorrebbero sentirsi dire, un giorno?
    Quando, in quello stesso momento, le sue dita si muovevano agili sul suo corpo e la sua bocca cercava di raggiungere anche i punti più remoti? Quel giorno aveva creduto che le sue labbra erano riuscite a toccarle persino la sua anima spenta,scatenando le rosse fiamme della passione. Sì, doveva essere stato decisamente quel momento: non tanto perché quella era stata la sua prima volta; no, sarebbe stato troppo banale; ma semplicemente perché da quel giorno non era stata più la stessa.
    Aveva trascorso i giorni seguenti con un perenne sorrisetto segnato sul viso, mentre gli occhi stanchi e sognanti dimostravano che non riusciva neppure a dormire, rivivendo quei momenti anche di notte, al posto dei sogni.
    Subito dopo, un lieve senso di panico si era impadronito dei suoi pensieri: si era chiesta perché lui non si facesse sentire, perché si era chiuso in quel silenzio, all’apparenza innocuo,che la stava devastando.
    L’angoscia segnò ancora la settimana successiva, mentre l’amara consapevolezza di essere rimasta sola cresceva dentro di lei giorno dopo giorno. Quando capì che quella consapevolezza non era l’unica cosa che stava crescendo all’interno del suo corpo, fu presa da uno sconforto e da una paura tale, che per giorni la fecero vivere come in una sorta di trans: ed eccola, lì, alle prese con quel test e con le sue linee rosse, che avrebbero segnato il suo destino per sempre.

    la linea sottile fra il tuo bene e il tuo male ...

    E mentre prendeva di nuovo il test, capì che non sapeva più cosa aspettarsi, qual era il suo bene o il suo male.
    Si toccò il ventre, mentre pensava che forse, quella, poteva essere la sua occasione per riscattarsi e per aver per sempre con sé una parte di lui, un ricordo della loro storia.
    Poteva anche essere, però, l’inizio di serie di responsabilità che non avrebbe saputo reggere: si sentiva ancora una bambina impaurita all’idea di diventare madre, nonostante i suoi diciannove anni.
    Era sola, e non poteva contare su nessuno, quella era la sua unica consapevolezza in quell’oceano di dubbi: non aveva più i genitori,che erano morti in un incidente d’auto quando era piccola, e lui l’aveva abbandonata, non avendo compreso quanto importante fosse per lei, che lo vedeva come il punto di riferimento che non aveva mai avuto in tutta la sua vita.

    Chiuse gli occhi, e lì, dentro la sua mente, l’unico posto in cui non poteva più essere sola, tutto prendeva la piega dei suoi sogni: si vedeva più grande, più matura, con un bambino in braccio, bruno e con gli occhi neri come i suoi, e lui che andava incontro, stringendo entrambi in un grande abbraccio.
    Sul suo viso, un sorriso luminoso, che non aveva mai avuto e che le fecero assaporare, per un attimo,la felicità.

    Le lacrime le appannarono la vista, mentre vedeva che quella linea rossa non era più sola.



     
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  2. -NihalShan-
     
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    Odddddio Jus, ma è bellissimo questo racconto*-*
    E' anche un problema attuale, visto che ormai si sente anche fin troppo parlare di ragazze-madri abbandonate dai padri dei loro figli!!
    Bravissimaaaaa :D
     
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  3. Justine88
     
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    Ma grazieeeee Paola!!!XD
     
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  4. •»Cuccìolà!×
     
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    Bravissima Jus... il finale è stato bellissimo!! :D
     
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  5. Justine88
     
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    Grazieeee Melania!! :D
    Aggiungerò presto qualcosa di più allegro!! ;)
     
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  6. •»Cuccìolà!×
     
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    va bene :D
     
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  7. Anemon
     
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    Mmhmhm... dolcissimo, delicatissimo tema, Just. Ovviamente condiviso da coloro che ...possono "comprenderti" molto più del sottoscritto ...

    La Maternità... Qualcosa che mi è "naturalmente" negata, e che non ho neppure potuto condividere [non sono mai diventato papà ... : le mie adorate nipotine reali (acquisite...) - due bimbe di quasi 4 e quasi 6 anni - sono le figlie del figlio della mia Real Signora, che Lei ha avuto con il suo ex-marito...].

    Ehm... ammetto la mia ignoranza anche sui tests e sulle linee rosse "gemelle" ... Certo è che il racconto lascia un segno, e procura più di qualche brivido ...
    Che dire, Just? Potremmo aprire un'ennesima discussione sul tema, dato che le nostre Cucciolissime sono sicuramente "sensibili" all'argomento ed il tema sollevato nel tuo splendido racconto credo proprio abbia lasciato... una sottile linea rossa nella Loro coscienza...

    Anche il tuo raccontino necessiterebbe di un paio di piccolissime correzioni grammaticali, un paio di virgole, poco più, mentre è delizioso il riferimento alla splendida "IL TEMPO SE NE VA" di Adriano (non conosco invece l'abbinamento al Liga, che, confesso, non è fra i miei preferiti...); e mi si stringe il cuore al pensiero di quanti casi così si verifichino in continuazione, di quante giovani vite si ritrovino confuse, smarrite, senza saper cosa poter fare o pensare, a causa di ... un errore ... [no, la Passione per me non sarà mai un "errore": l'"errore" è la mancanza di educazione, l'ignoranza, l'ottusità degli "Adulti" e/o la loro ipocrisia...].

    Il finale è stato bellissimo, dice Cucci... Ma, aiutami, Just, forse sono io che non ho ben comrpeso: l'immagine che Lei vede nel finale è un "sogno", oppure dalle righe successive si può intuire che Lui sarà accanto ad entrambe, in futuro? [eheheh... chissà perchè, "vedo" una bimba, non un maschietto... ;-) ] ...
     
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  8. Justine88
     
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    CITAZIONE (Anemon @ 8/6/2012, 13:53) 
    Anche il tuo raccontino necessiterebbe di un paio di piccolissime correzioni grammaticali, un paio di virgole, poco più, mentre è delizioso il riferimento alla splendida "IL TEMPO SE NE VA" di Adriano (non conosco invece l'abbinamento al Liga, che, confesso, non è fra i miei preferiti...); e mi si stringe il cuore al pensiero di quanti casi così si verifichino in continuazione, di quante giovani vite si ritrovino confuse, smarrite, senza saper cosa poter fare o pensare, a causa di ... un errore ... [no, la Passione per me non sarà mai un "errore": l'"errore" è la mancanza di educazione, l'ignoranza, l'ottusità degli "Adulti" e/o la loro ipocrisia...].

    Il finale è stato bellissimo, dice Cucci... Ma, aiutami, Just, forse sono io che non ho ben comrpeso: l'immagine che Lei vede nel finale è un "sogno", oppure dalle righe successive si può intuire che Lui sarà accanto ad entrambe, in futuro? [eheheh... chissà perchè, "vedo" una bimba, non un maschietto... ;-) ] ...

    Eh, in effetti l'uso della punteggiatura è il mio punto debole!!...la rivedrò sicuramente!! ;)
    Sono d'accordo con te sul fatto che è spesso l'ignoranza e l'ottusità dei genitori a creare certe situazioni nelle quali poi ci si sente sempre colpevoli e confuse; nemmeno per me la passione è un errore, non lo è in nessun caso, anche se spesso ci si pente di certi momenti, alla luce delle conseguenze...
    Il finale è un sogno,hai capito bene, ma proprio perchè la storia si conclude con un'immagine un pò sbiadita, ognuno può interpretarla a suo modo ... infatti lo scopo del racconto era proprio questo: non ho caratterizzato il personaggio proprio perchè la protagonista potrebbe essere ognuno di noi, e, di conseguenza, ognuno è libero di 'sognare' il suo finale ...
    Ti ringrazio per il commento, bellissimo e pieno di spunti su cui riflettere!! :)
     
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  9. Anemon
     
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    ... E allora completiamo il tutto con adeguato "supporto musicale"... ehehehe:





     
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  10. Justine88
     
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    Bellissima!! :)
     
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9 replies since 7/6/2012, 15:31   82 views
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