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Hurricane..
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Il fiume sembrava più limpido sotto quel sole caldo, la riva con poca sabbia era il posto ideale per prendere un po' di sole in completa solitudine, è un posto perfetto anche solo per disegnare o per passare il tempo pensando, era il posto ideale per Nora.
Nora 18 anni compiuti il mese precedente, capelli neri come la notte senza stelle, occhi azzurri pieni di vita e un naso piccolissimo che rendeva il suo viso ancora più tenero.
Nora adora isolarsi, crearsi un piccolo mondo in quel fiume lasciato perdere dal mondo, a volte passava lì la notte, da sola, era una solitaria, non toglieva la parola a nessuno ma semplicemente non accettava di legare con qualcuno.
Quel giorno il fiume era attraversato da una leggera brezza che le scompigliava i capelli, gli alberi si muovevano lentamente e il caldo non le permetteva di respirare a pieni polmoni. Era in quel posto già da qualche ora e non aveva ancora iniziato il suo disegno su tela. Non sapeva ancora cosa disegnare ma voleva farlo in riva al fiume.
Il cellulare le squillo:
-Pronto Mirko dimmi.
Mirko era il fratello diciasettene, la chiamava in continuazione, al contrario di lei, Mirko era un ragazzo molto amichevole, era circondato sempre di amici e a volte si sentiva in colpa a sapere che la sorella era sola.
-Hey Nora, che fai di bello?
-Niente cerco di disegnare.
-Vuoi venire da Mario a prenderti una pizza?
-Chi c'è?
-Solo qualche amico.
Nora non sopportava tanto gli amici del fratello, erano tutti un po' troppo fissati con il calcio o con il sesso, lei non era la tipica ragazza che andava dietro a sbavare sul primo figo che le capitava a tiro.
-Non mi va...facciamo un'altra volta ok?
-Dici sempre la stessa cosa, possibile che tu non abbia mai voglia di stare in compagnia? Sei strana.
Bip Bip Bip
Le aveva chiuso il telefono in faccia, questa volta si era offeso davvero, Mirko ci teneva molto alla sorella.
Forse dovrei andarci...forse non andrà poi tanto male, dovrei passarci una massimo due orette...forse mi perdonerà.
Nora prese di nuovo in mano il cellulare, sfoglio la rubrica e per la prima volta si senti davvero sola, aveva salvati solo 5 numeri, quello dei genitori, quello del fratello, quello della nonna e l'ultimo era della sua vecchia vicina morta l'anno precedente.
Digitò il numero del fratello, dopo qualche squillo rispose:
-Sì?
-Mirko dai oggi verrò in pizzeria...
-Ma davvero?
-Sì. Ma a una condizione...non dirmi più che sono strana...
-Nora guarda non volevo, non era mia intenzione offenderti, scusa dai non prendertela. Comunque oggi alle otto davanti a Mario.
Un lieve sorriso si formò nel volto della ragazza contenta di poter passare la serata con qualcuno.
Continuo la prossima volta
Edited by Hurricane. - 2/7/2012, 20:57
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•»Cuccìolà!×.
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Non male come inizio...
però ti consiglio di riguardarlo; mentre parli presente, poi usi "era"..CITAZIONEaveva si e no 5 numeri
il termine "si e no" non è corretto dato che si usa piu nel nostro vocabolario giornaliero.. è preferibile sostituirlo con "quella rubrica era vuota, fin troppo vuota, avevo solamente 5 numeri tra cui quello del fratello....... ". -
-NihalShan-.
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Moooolto interessante 
CITAZIONE, a volte passava lì la notte da sola, era una solitariaCITAZIONEEra in quel posto già da qualche ora e non aveva ancora iniziato il suo disegno su tela, non sapeva ancora cosa disegnare ma voleva farlo in riva al fiume,
Io in queste due frasi ci metterei dei punti, così: "... a volte passava lì la notte, da sola, Era una solitaria..." e "Era in quel posto già da qualche ora e non aveva ancora iniziato il suo disegno su tela. Non sapeva cosa disegnare, ma voleva farlo in riva al fiume".
Cooomunque continua presto^^. -
Hurricane..
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Grazie mille dei consigli correggerò il prima possibile u.u comunque riguardo al passato presente i professori mi hanno sempre detto che cosi poteva andare, comunque correggerò anche quello 
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Un luogo da tenere a cuoreforse il titolo lo cambierò non ne sono ancora sicura |
