Same Mistakes

Fan fiction sugli One Direction

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  1. -NihalShan-
     
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    Bene, siccome mi sono appassionata a scrivere fan fiction, ho deciso di pubblicare una di quelle che ho scritto negli ultimi mesi uu Questa è sugli One Direction :D
    L'ho scritta in 3° persona per fare un esperimento... dicono che se uno scrive bene in 3° persona vuol dire che è un bravo scrittore, per cui ù_ù
    Ditemi che ne pensate! Utilizzo le FF per esercitarmi a scrivere ^^

    Same Mistakes


    Il nuovo arrivato e strane scoperte



    Se c’era una cosa che Wendy Tomlinson odiava, quella era essere svegliata alla mattina presto in modo brusco. In quel momento, suo fratello Louis la stava irritando moltissimo, cantando per farla alzare dal letto. Era molto intonato e cantava bene, ma in quel momento Wendy odiava con tutta se stessa la voce un po’ stridula del fratello. Mise la testa sotto il cuscino borbottando un: « Cos’ho fatto per meritarmi questo?», quando Louis irruppe nella sua stanza.
    I due fratelli non si somigliavano moltissimo. Il più grande, Louis, era abbastanza alto e magro. Aveva i capelli castani e corti, pettinati con un ciuffo che gli copriva la fronte e, spesso, anche i suoi occhi azzurri. Wendy, invece, era bassa e non molto magra. Il suo viso era tondo , con delle lentiggini sul naso, che la facevano sembrare un po’ più piccola dei suoi diciassette anni, e aveva gli occhi marroni. L’unica cosa in comune con il fratello erano i capelli castani, nonostante quelli di Wendy fossero più rossicci.
    « Sveglia, il sole è già alto!» strillò Louis rivolto alla sorella. «Dai, alzati! Ah, pensavo che ti saresti potuta mettere una bella maglia a righe!» continuò ad urlare avvicinandosi alla finestra e tirando su le tapparelle. Da fuori entrò la luminosa luce del sole, segno che quella sarebbe stata una bella giornata.
    Wendy mandò dei lamenti da sotto il cuscino, mentre suo fratello si avvicinò al guardaroba in legno di ciliegio e aprì un cassetto, iniziando a frugarci dentro . gettò alcune delle numerose magliette di sua sorella sul pavimento finché non trovò quella che cercava: una maglia bianca decorata da numerose righe viola.
    «Ecco, mettiti questa!» esclamò gettando l’indumento addosso a Wendy. La ragazza si alzò a sedere sbuffando sonoramente.
    «Louis, lo sai che non posso mettermi le magliette a righe!» ricordò al fratello.
    Louis la guardò con uno sguardo interrogativo e le domandò il perché di quell’affermazione.
    «Mi allargano» spiegò Wendy alzandosi dal letto.
    «Sorella, le maglie a righe sono la miglior invenzione del mondo! Darei il Nobel a chi le ha inventate!»
    Wendy si avvicinò al cassetto, aperto da Louis, e mise a posto le sue magliette, scegliendone un’altra, anziché quella a righe. Ormai si era abituata alla strana fissa che aveva suo fratello per quegli indumenti. Con un sospiro, ripose le ultime maglie nel cassetto e iniziò a cambiarsi. Louis era sceso, probabilmente a fare colazione.
    Wendy guardò fuori dalla finestra: per fortuna il tempo era bello. Come primo giorno di primavera non poteva aspettarsi di meglio. Era il clima ideale per uscire a fare una passeggiata nel pomeriggio, dopo scuola. A questo pensiero i buoni propositi svanirono come neve al sole. La scuola. Mancavano più di due mesi alla chiusura, ma Wendy già non vedeva l’ora delle vacanze. I professori e le loro difficili interrogazioni erano un pensiero continuo e doveva sempre cercare un modo per distrarsi, altrimenti pensava di crollare. Si girò verso la sveglia digitale che teneva sul comodino. I luminosi numeri rossi segnavano che era ora di andare. Niall, il suo migliore amico, sarebbe arrivato di lì a pochi minuti ed era meglio non uscire tardi. Prese in mano la sua cartella, pesante per i numerosi libri, e se la mise in spalla, avviandosi al piano inferiore.
    Niall Horan stava correndo il più veloce che poteva. Era in ritardo. La sveglia non aveva suonato e si era svegliato tardi, in più aveva perso tempo a fare colazione. Wendy sicuramente lo stava già aspettando. Infatti eccola lì: in piedi davanti alla porta di casa sua con i lunghi capelli castani leggermente mossi dal vento. Niall fermò la sua corsa e si mise con le mani sulle ginocchia, respirando pesantemente a causa del fiatone.
    «Meglio tardi che mai, irlandese» disse Louis uscendo di casa. Niall lo guardò e fece una risatina. Nonostante fossero ormai anni che abitava in Gran Bretagna, il fratello di Wendy aveva ancora l’abitudine di chiamarlo “irlandese”.
    «Scusa il ritardo» disse a Wendy quando riprese fiato.
    «No problem, angel!» lo tranquillizzò la ragazza. Lo chiamava sempre “angel” perché in effetti Niall sembrava proprio un angelo con i capelli biondo chiaro, gli occhi azzurri e il viso da bambino.
    «Ora però andiamo, non possiamo permetterci di arrivare in ritardo. Alla prima ora ho la Smith e se arrivo anche solo con un minuto di ritardo mi lincia» ricordò Wendy a Niall.
    I due si incamminarono verso la scuola, accompagnati dalla brezza mattutina che sfiorava dolcemente i loro volti. Niall fece uno sbadiglio e Wendy si girò verso di lui chiedendogli:« Dormito poco?»
    Il ragazzo fece spallucce e rispose:« Sono andato a letto tardi. Ho suonato la chitarra fino a mezzanotte».
    Wendy scosse la testa con un sorriso. Lui e la sua amata chitarra. Spesso pensava che volesse più bene a quell’oggetto che a lei, la sua migliore amica. Anzi, forse, la chitarra poteva essere definita la migliore amica di Niall.
    «Inizio seriamente a pensare che tu mi stia rimpiazzando con quella chitarra» disse la ragazza con una risata.
    «No, tu sei unica. Non posso di certo rimpiazzarti con uno strumento musicale!» la rassicurò l’amico arruffandole i capelli.

    Arrivarono a scuola più presto del previsto. Il cortile era gremito di studenti che attendevano il suono della campanella, che avrebbe significato che le lezioni stavano iniziando. In quegli attimi prima dell’entrata si vedevano persone disperate che ripassavano senza sosta.
    «Wendy!» esclamò una voce femminile. Chi aveva parlato era Jane, la migliore amica di Wendy. Alta, magra e bionda era proprio l’esatto contrario della ragazza.
    «Wen, ci sono novità!» disse quando si avvicinò a sufficienza a Wendy e Niall.
    «Che genere di novità?»
    «Gira voce che ci sia un nuovo studente! A quanto sembra è straniero!» la informò Jane esaltata dalla novità. Niall alzò gli occhi al cielo.
    «Horan, hai qualcosa da dire?» chiese Jane.
    «Sta arrivando Liam!» disse il ragazzo per sviare il discorso. Si avvicinò ad un ragazzo, che arrivava incontro al gruppetto. Era alto e magro, capelli lisci tirati su con il gel.
    «Niall!» disse Liam battendo il cinque al biondo in segno di saluto.
    «Liam! Oggi da me?» chiese Niall allontanandosi dalle due ragazze. Con “oggi da me” intendeva il fatto che i due avevano un gruppo canoro, insieme a Louis e ad un altro ragazzo che si chiamava Harry. Erano un bel gruppetto e, spesso, facevano degli spettacoli.
    «Stavi dicendo, Jane?» domandò Wendy alla sua amica.
    «Dicevo che c’è un nuovo studente ed è straniero!» strillò Jane battendo le mani. «Non l’ho ancora visto, ma si vocifera che sia davvero bello!»

    Quando la seconda campanella suonò, gli studenti dell’ultimo anno che frequentavano il corso di lingue erano in classe, pronti per la lezione. Wendy, quando entrò in aula, notò subito che c’era un banco in più del dovuto. Probabilmente, era quello riservato per il nuovo studente per il quale Jane, senza conoscerlo, ne era già pazza.
    La professoressa Smith entrò in classe con la solita faccia severa e cattiva, intimando il silenzio. Posò la sua borsa sulla cattedra e si sedette, ma anziché fare l’appello, si rivolse alla classe con la sua voce stridula:« Ho una notizia da darvi: da oggi nella vostra classe ci sarà un nuovo studente».
    Tutti i presenti in aula iniziarono a bisbigliare, curiosi di sapere chi fosse questo nuovo allievo.
    «È lui! Ed è nella nostra classe!» disse Jane sottovoce. Wendy si sporse dal banco e sbirciò fuori dalla porta, che la prof aveva lasciato leggermente aperta, perché voleva vedere chi fosse quel tanto chiacchierato studente straniero. Fece il suo ingresso dopo un attimo, accompagnato da bocche aperte di ragazze, stupite dalla sua bellezza. Anche Wendy rimase sbalordita. Era davvero attraente: aveva la pelle abbronzata ed era abbastanza alto. I capelli scuri erano pettinati con una cresta. Ma la cosa che più di tutte la sorprese era il sorriso: un sorriso tecnicamente perfetto.
    «Ecco, lui si chiama… scusa il vuoto di memoria! Come ti chiami?» chiese la Smith al nuovo arrivato.
    «Zayn, mi chiamo Zayn Malik» rispose lui con voce profonda.
    «Bene, Zayn. Giacché sei nuovo scommetto che vorrai fare un giro per la scuola, così potrai orientarti meglio. Tomlinson!» disse rivolta a Wendy, la quale si girò di scatto, pensando che l’insegnante la stesse rimproverando perché stava parlando con Jane. «Tu fai parte del comitato di accoglienza della scuola, vero?»
    Wendy tirò un sospiro di sollievo e annuì.
    «Allora alzati e fa fare un giro della scuola al nuovo arrivato» ordinò la professoressa. Wendy si alzò con le gambe che le tremavano. Era molto timida e fare un giro da sola per la scuola, con un ragazzo bellissimo oltretutto, la metteva parecchio in imbarazzo. Prima di uscire dall’aula lanciò uno sguardo dietro di sé e vide Jane farle l’occhiolino. Scosse la testa e chiuse la porta.
    «Bene, ciao. Io so… io sono Wendy, piacere!» disse porgendo la mano a Zayn.
    «Zayn, piacere» rispose lui stringendole la mano e sorridendo. Wendy rimase imbambolata a fissare quella schiera di denti perfetti e bianchi. «Dove mi porti?» chiese lui dopo un attimo. La ragazza si accorse di aver fatto una gran figuraccia. Scema, già inizi a fare la figura dell’assatanata?, pensò.
    «Ti faccio fare un giretto» gli rispose iniziando a camminare.
    I due girarono praticamente tutta la scuola. Wendy mostrò a Zayn le varie aule e gli parlò delle varie tradizioni scolastiche, come il ballo e lo spettacolo di fine anno.
    «È immensa, penso che mi perderò prima o poi» disse lui con una risata quando finirono il loro tour.
    «Nah, stai tranquillo! Anche io pensavo così all’inizio, ma poi mi ci sono abituata» lo tranquillizzò Wendy.
    La campanella che indicava la fine della prima ora suonò, interrompendo così la chiacchierata dei due ragazzi.
    «Che lezione hai adesso?» chiese Zayn.
    «Matematica».
    «Mi sembra di averla anche io. Andiamo insieme in aula?»
    Wendy gli rispose di sì, non credendo ancora di quanto era stata fortunata ad aver parlato per prima con il nuovo arrivato. Per una volta era lei e non Annie Shorthouse- quella più conosciuta della scuola- la più fortunata.

    Niall e Liam camminavano nei corridoi, parlando della canzone che avrebbero potuto cantare quella sera a casa del biondo.
    «Insisto, Liam. Dobbiamo provare Viva la vida!» diceva Niall tentando di convincere il suo amico, a cui non piaceva la canzone proposta.
    «Senti, Niall, poi chiediamo anche a Harry e Louis cosa ne pensano, okay?» domandò esasperato Liam. «Okay?» ripeté quando vide che Niall si era fermato a fissare qualcosa nel corridoio che portava alle scale.
    «Liam, vedi anche tu quello che vedo io?»
    «No, Niall! Che cosa vedi? Nand… » la sua domanda fu interrotta da ciò che vide nel corridoio. Lì c’era la professoressa Abbot ed era abbracciata ad un ragazzo giovane e con i capelli ricci. Era Harry, uno dei suoi migliori amici.
    «Io l’ho sempre detto che quello si mette nei guai un giorno sì e l’altro pure».
     
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  2. Justine88
     
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    Ma che bella!!**
    Non avevo mai letto Fan Fiction sugli One Direction...però mi piace molto!! :) già adoro Wendy, spero che alla fine finirà con Zayn...mi raccomando continua!! :)
     
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  3. •»Cuccìolà!×
     
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    Ma che bella, mi piace *-* Continua! v
     
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  4. -NihalShan-
     
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    Grazie mille a tutte e due! ^^
    Prima, giacché avevo voglia, ho scritto un nuovo chapter, frutto della mia mente contorta (?)

    Capitolo 2
    Sentimenti che non si riescono a spiegare



    Wendy camminava nei corridoi e non ci credeva ancora: aveva appena passato la mattinata con un ragazzo! Certo, la scuola non era il massimo come luogo per un appuntamento, però era contenta. Non era mai stata per più di dieci minuti con un ragazzo, escludendo Niall e Louis. Tutto per colpa della sua timidezza. Si ripeteva continuamente che sarebbe voluta essere più aperta con gli altri. Il suo modello di riferimento era Jane: lei era sempre solare e simpatica con tutti, nonché molto socievole. Inoltre aveva già avuto un ragazzo o due, al contrario di Wendy.
    La ragazza si avvicinò al suo armadietto blu e lo aprì, per prendere i libri che le sarebbero stati utili per studiare quel pomeriggio.
    Proprio mentre tirava fuori il libro di biologia, vide un ombra alla sua sinistra. Si girò, sperando fosse Zayn, invece era la sua migliore amica. Dalla sua faccia, Wendy capì subito che era curiosa.
    «Allora?» le chiese Jane agitata. Wendy chiuse l’armadietto e si girò nuovamente verso la sua amica.
    «Allora cosa, Jane?» domandò facendo finta di cadere dalle nuvole. Jane sbuffò e scosse la testa.
    «Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda» la sgridò. «E sai benissimo a cosa mi riferisco, non fare la finta tonta».
    Le due si incamminarono verso il portone della scuola, per uscire.
    «Scommetto che c’entra Zayn» disse Wendy.
    «Già lo chiami per nome? Qui la cosa si fa interessante!»
    Wendy alzò gli occhi al cielo.
    «Jane, come lo dovrei chiamare? È il suo nome!» esclamò. «Comunque non è successo niente».
    Jane sgranò gli occhi.
    «Come niente? Oh, insomma, Wen! Avete passato la mattinata insieme! Magari hai fatto colpo» sentenziò facendole l’occhiolino.
    «Tu guardi troppi film d’amore, Jane» le rimbeccò Wendy. «Ci conosciamo da poche ore. E poi scusa una cosa, tu credi che uno come quello possa pensare anche solo per un attimo che io sia carina?»
    Jane sbuffò, passandosi una mano tra i capelli.
    «Quanti problemi che ti fai! Vedrai che domani parlerete ancora e così via per ogni giorno…»
    «… Finché non ci innamoriamo perdutamente l’uno dell’altra» completò per lei Wendy con voce cantilenante. «Sì, Jane, continua a sognare».

    Harry era circondato. Seduto sul letto di Niall aspettava la ramanzina da parte di quest’ultimo Louis e Liam. Erano tutti disposti a semicerchio davanti a lui. Sentiva una strana sensazione allo stomaco, la stessa che provava quando i suoi scoprivano che aveva detto una bugia. Gli occhi dei suoi migliori amici lampeggiavano di rabbia e di delusione. Improvvisamente sentì il sudore che gli scendeva lungo la schiena e le mani che tremavano. Aveva paura che lo avessero scoperto. Paura che potessero sapere del suo segreto.
    «Harold Edward Styles» iniziò Louis guardandolo a braccia conserte. «Penso che tu ci debba dare qualche spiegazione», il tono di voce del fratello di Wendy era serio, troppo, per uno abituato a ridere e scherzare come lui. Harry deglutì e rispose, balbettando: «C-che tipo di spiegazione, Lou?»
    Niall e Liam si guardarono negli occhi e annuirono.
    «Ti abbiamo visto io e Liam», disse il biondo, «in atteggiamenti molto affettuosi con una persona con cui non dovresti aver nulla a che fare all’infuori della scuola».
    Harry sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Lo avevano scoperto. Meglio far finta di niente, per evitare che succedesse qualcosa di grave.
    «Sciocchezze, Niall» si giustificò agitando una mano davanti alla faccia in segno di diniego. «Lo sai che non sono fidanzato. Comunque, sentiamo, con chi mi avreste visto in atteggiamenti affettuosi?»
    «Con la professoressa Abbot» rispose Liam. Harry fece finta che quelle parole non avessero prodotto alcun effetto su di lui.
    «Con la Abbot? Dai, ma che vi siete messi in testa?»
    I suoi tre amici lo guardavano seri. Non riusciva, non poteva dire loro delle bugie. Sotto i loro sguardi severi sentì il suo muro di segreti crollare. Si mise le mani tra i capelli e abbassò la testa.
    «Penso sia ora di dirvelo» ammise. «Io e Helena ci frequentiamo».
    Silenzio di tomba. Nessuno disse una parola. L’unico suono udibile era quello dei loro respiri. Harry ebbe paura di quel silenzio. Non era mai successo che, tra loro quattro, non fosse detta una parola per più di un minuto. Sapeva che era colpa sua e all’improvviso si sentì sporco. Aveva detto una bugia a Louis, Niall e Liam. I suoi migliori amici. Con loro aveva condiviso gioie e dolori e sapeva che doveva dir loro anche quel segreto.
    «Non capisco perché tu non ce l’abbia detto, Hazza» disse Liam rompendo il silenzio. Non c’era rancore né rabbia nella sua voce, inoltre aveva chiamato Harry “Hazza” ed era l’unico a chiamarlo così. Probabilmente non era così arrabbiato come sembrava.
    «Avevo paura» sussurrò Harry. «Giuratemi che non lo direte a nessuno!» li implorò alzando lo sguardo.
    Louis fece un sorriso, seguito a ruota da Niall e Liam. Si avvicinò all’amico e gli diede un buffetto sulla guancia.
    «Pensi che noi siamo così cattivi? Anche se ci hai nascosto questo, sei comunque il nostro migliore amico»

    La mattina dopo, Niall era nettamente in anticipo rispetto al giorno prima. Wendy non era ancora scesa e lui l’aspettò per qualche minuto. A quanto sapeva, il giorno prima aveva conosciuto il nuovo ragazzo di cui parlava Jane in cortile, tutta esaltata.
    «Eccomi! È tanto che aspetti?» chiese la ragazza quando uscì di casa.
    «No, tranquilla» la rassicurò Niall, mentre iniziavano ad avviarsi verso la scuola. Il biondo la guardò. La sua amica aveva un’aria serena e un sorrisino stampato in volto. Nonostante ciò, nei suoi occhi poteva leggere una certa agitazione.
    «Allora», fece Niall, «Ho sentito che ieri hai fatto amicizia».
    Il sorriso sul volto di Wendy si allargò.
    «Sì, diciamo».
    «E con un ragazzo» affermò Niall. «È quello nuovo giusto? Com’è che si chiama? Layn?»
    «Zayn» lo corresse Wendy. «È molto simpatico» spiegò con un’alzata di spalle.

    Quando arrivarono a scuola, Wendy fu sorpresa di vedere un braccio abbronzato che sventolava nella sua direzione. Rimase quasi a bocca aperta dallo stupore e ricambiò il saluto, cercando di non sembrare troppo avventata.
    Zayn le corse incontro, sorridente.
    «Ciao, Wendy!» la salutò. «Oggi che lezione hai alla prima ora?»
    «Ciao, Zayn. Ho algebra!» rispose la ragazza, ricambiando il saluto.
    «Anche io! Percorso insieme?»
    «Certo! Oh, quasi mi dimenticavo», Wendy si girò verso Niall, «Lui è Niall, il mio migliore amico!»
    «Piacere» disse quest’ultimo porgendo la mano al nuovo arrivato.
    «Piacere mio» rispose Zayn. «Andiamo?» chiese rivolto verso Wendy.
    I due si allontanarono, dopo aver salutato Niall, che rimase fermo, guardandoli mentre andavano verso la scuola. In quel momento provò uno strano sentimento. Gelosia, forse?

    Liam odiava rimanere a scuola il pomeriggio. L’unica cosa buona di quello strazio era il fatto che poteva ottenere crediti extra. Per vincere la noia che gli procurava la voce cantilenante della professoressa di tedesco, uscì dall’aula, con l’idea di fare una passeggiata per i corridoi. In giro non c’era nessuno. Era una buona cosa, così i bidelli – o meglio, assistenti scolastici, come pretendevano di essere chiamati- non lo avrebbero rimandato in classe.
    Passò di fianco all’aula di musica e una cosa attirò subito la sua attenzione. Sentì una voce. Era una voce maschile e cantava, senza l’accompagnamento di nessuno strumento. Incuriosito, Liam guardò oltre la finestrella sulla porta. All’interno c’era un ragazzo che non aveva mai visto prima, probabilmente era nuovo. Aveva una bellissima voce e in quel momento nella testa di Liam balenò un’idea.

     
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  5. •»Cuccìolà!×
     
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    (?) balenò un'idea, e poi? O__o
    continua, continua.....billo, billo! :P
     
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  6. Justine88
     
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    Ormai adoro tutto ciò che scrivi...sei bravissima ad entrare nei personaggi, a descriverli, a dargli una personalità...e poi adoro Wendy, anche se già l'ho detto: adoro la sua timidezza, il suo sentirsi in imbarazzo con i ragazzi, il suo essere timida elontana dagli schemi della ragazza perfetta e noiosa...e poi la storia tra una prof e un suo studente è una trovata geniale!! :D
    Continua presto, mi raccomando...!!
     
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  7. -NihalShan-
     
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    Grazie a tutte ^^
    Oggi non avevo una fava da fare e mi sono messa a scrivere XD

    Capitolo 3
    Gli One Direction!



    Liam aprì la porta dell’aula di musica con foga, come se avesse paura che il ragazzo se ne potesse andare. Solo quando mise piede all’interno si accorse che, forse, era stato sgarbato ad entrare senza bussare.
    Il ragazzo smise di cantare all’istante quando lo vide.
    «Scusa per l’intrusione» disse Liam grattandosi la nuca. «Comunque, io sono Liam, Liam Payne, piacere» aggiunse avvicinandosi e porgendo la mano al ragazzo.
    Lui la strinse e rispose:« Io sono Zayn Malik».
    «Sei nuovo qui? Non ti ho mai visto giro» chiese Liam. Zayn annuì.
    «Sono arrivato ieri» spiegò.
    «Ti troverai bene» lo rassicurò Liam. «Comunque, sono entrato per dirti che hai una bellissima voce» si complimentò. Zayn fece un sorriso, sfoderando una fila di denti perfetti e bianchissimi.
    «Grazie» disse contento. «In effetti cantare è la mia passione. Non nego che vorrei diventasse un lavoro».
    «Io ho un gruppo con alcuni amici. Vorresti unirti a noi?» propose Liam. Sperava vivamente che la risposta fosse un sì. Zayn aveva una voce incredibile e uno così nella loro band avrebbe sicuramente portato ottimi risultati.
    «Mi piacerebbe molto» acconsentì Zayn. «Chi sono i tuoi amici?» chiese poi curioso. Non era tranquillo quando doveva conoscere nuova gente.
    Liam si passò una mano tra i capelli. «Ci sono Niall Horan, anche lui dell’ultimo anno, e Harry Styles, del penultimo. Poi c’è Louis Tomlinson. Non viene a scuola qui, fa l’università».
    Zayn ebbe l’impressione di aver già sentito il cognome di Louis. Ci pensò un po’ su. Nella sua mente piano piano si fece strada l’immagine del volto di Wendy. Il suo cognome era Tomlinson. Probabilmente i due dovevano essere parenti.
    «Non li conosco» disse a Liam. «Però, Louis per caso ha una parente che si chiama Wendy?» chiese.
    Liam annuì. «È sua sorella minore. Viene a scuola qui. Anche lei è dell’ultimo anno. Perché?» domandò. Si era messo sulla difensiva. Aveva paura che potesse andare dietro a Wendy. Non che a lui piacesse, però sperava che la sorella di Louis si mettesse con Niall. Secondo Liam erano una coppia perfetta.
    «È in classe con me e la professoressa Smith le ha detto di farmi fare un giro della scuola» rispose Zayn facendo spallucce.
    «Va bene. Allora, sei dei nostri?»
    «Sì, perché no?» chiese il nuovo arrivato con un sorriso che Liam ricambiò.
    «Perfetto» assentì avvicinandosi alla cattedra. Prese un quadernetto verde che vi era posato sopra ed una penna. Iniziò a scrivere e quando finì staccò una pagina. Si avvicinò a Zayn, porgendogli il foglio.
    «Qui sopra ti ho scritto il mio indirizzo. Stasera vieni da me alle otto, ci sono le prove» spiegò. Zayn prese il foglietto e lesse l’indirizzo, poi alzò la testa, guardò Liam ed annuì.
    «Ci sarò!»
    «A stasera, allora. Ciao, Zayn».

    «Vai là e parlagli, Wendy!» ordinò Jane all’amica spingendola verso l’armadietto di Zayn. Il ragazzo stava prendendo dei libri. La campanella dell’ultima ora era suonata e gli studenti dovevano tornare a casa.
    «Cosa cavolo dovrei dirgli?» domandò Wendy disperata.
    «Non lo so, improvvisa! È la tua grande occasione, devi conoscere quel ragazzo!»
    Wendy sbuffò e decise di accontentare la sua amica. Jane era una specie di operatrice del sorriso. Voleva a tutti i costi far star bene la gente. Era la parte del suo carattere che Wendy amava sicuramente di più.
    Si avvicinò all’armadietto titubante, stringendo il libro di letteratura al petto.
    «Ciao» disse con un filo di voce. Zayn si girò e quando la vide sorrise.
    «Ciao, Wendy!»
    La ragazza si sentì sciogliere come una dodicenne alla sua prima cotta. Le piaceva il modo in cui il suo nome si intonava con la voce di Zayn.
    «Allora… com’è andato il secondo giorno?» chiese per fare conversazione. Si sentiva tremendamente in imbarazzo.
    «Benissimo! Sai, un ragazzo mi ha proposto di entrare nel suo gruppo! A quanto ho capito c’è dentro anche tuo fratello!» raccontò contento, chiudendo l’armadietto.
    «Quindi ti piace cantare?» chiese Wendy portandosi i lunghi capelli castani dietro le orecchie.
    «Sì, è una grande passione» disse Zayn soddisfatto. «Comunque, non ti ho ancora chiesto il tuo numero!»
    Wendy si sentì avvampare. Un ragazzo – tra l’altro un bel ragazzo – le aveva appena chiesto il numero di cellulare. Pregò mentalmente le sue guance di ridiventare bianche.

    La camera di Liam era abbastanza grande. Le pareti erano gialle e su una di esse era addossato un pianoforte. Era ordinatissima e c’era un porta cd alto, in cui Zayn poté notare album di persone quali i Take That e Elvis Presley. La passione per la musica di Liam si poteva notare anche dai poster appesi alle pareti che raffiguravano molti cantanti.
    «Bella camera tua» disse Zayn. Gli sembrava doveroso ed educato fare a Liam i complimenti. Il ragazzo gli sorrise.
    «Grazie, ci tengo a tenerla in ordine. Su queste cose sono peggio di una donna, infatti Lou mi prende sempre in giro» spiegò con una risata.
    Louis, Niall e Harry non erano ancora arrivati. Zayn si sentiva parecchio agitato. Gli sembrava di essere unintruso. Quei ragazzi si conoscevano da chissà quanto tempo e non sapeva se gli altri tre sarebbero stati disponibili ad accoglierlo nella band come aveva fatto Liam.
    «Agitato?» gli chiese il suo nuovo amico.
    «Abbastanza» ammise Zayn. Liam gli diede una pacca sulla schiena.
    «Stai tranquillo, sono dei bravi ragazzi. Sono sicuro che ti accoglieranno a braccia aperte» lo rassicurò.
    Squillò il campanello.
    «Sono loro. Tu stai pure qui» annunciò Liam avvicinandosi alla porta. «Mamma, vado io! Sono i ragazzi!» urlò dalle scale rivolto alla madre.
    Quando Liam se ne andò, Zayn cercò di tranquillizzarsi. L’ansia non voleva sparire. Continuava a tormentarsi i capelli, maledicendoli perché non stavano a posto. D’un tratto sentì un vociare fuori dalla porta e si preparò all’accoglienza che gli avrebbero riservato gli altri membri del gruppo.
    Liam fece il suo ingresso nella stanza seguito dai tre amici. Due di essi li aveva già visti a scuola, quello biondo e quello riccio, e suppose che dovevano essere Harry e Niall. L’altro ragazzo, invece, era Louis, il fratello di Wendy. Non notò somiglianze tra lui e la sorella, se non i capelli castani.
    «Quindi è lui il nostro nuovo compare!» esclamò quest’ultimo con voce squillante. «Ciao, bello. Io sono Louis» si presentò.
    «Conosce tua sorella, lo sai?» chiese Liam rivolto al fratello di Wendy, che scosse la testa in segno di diniego. Zayn sentì un brivido lungo la schiena. Aveva paura fosse uno di quei fratelli protettivi e sperava non gli facesse una predica sul fatto che avrebbe dovuto trattar bene la sua sorellina.
    Invece, la sua reazione fu del tutto diversa.
    «Finalmente Wen si è decisa a conoscere un altro ragazzo oltre a Niall! Senza offesa, irlandese» disse rivolto al ragazzo biondo, facendogli l’occhiolino.
    «Come hai potuto notare dalle parole di Lou, io sono Niall» disse. «E sono il migliore amico di Wendy» aggiunse.
    C’era qualcosa nei suoi occhi azzurri che spaventava Zayn. Forse il fatto che lo scrutava come se nascondesse qualcosa.
    «Manco solo io» annunciò il riccio. «Io sono Harry, piacere».
    Aveva un tono di voce basso e calmo, quasi rilassante.
    «Piacere di conoscervi. Io sono Zayn. Spero di trovarmi bene con voi» disse Zayn. Si sentiva più a suo agio. Quei ragazzi gli erano risultati simpatici.
    «Oh, ti troverai bene eccome» sentenziò Louis alzando il pollice.
    «Allora, ha un nome il vostro gruppo?» chiese il nuovo arrivato.
    «Be’, Harry ha avuto l’idea di un nome un po’ di tempo fa e usiamo sempre quello» disse Niall lanciando un’occhiata al riccio.
    Quest’ultimo si schiarì la gola.
    «Noi siamo gli One Direction».
     
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  8. Justine88
     
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    Ah, finalmente si sono tutti riuniti!!*_*
    Zayn mi piace moltissimo come personaggio, anche se il mio preferito resta Wendy!!** E poi finalmente gli ha chiesto anche il numero..waaaa!!XD
    Mi piace tantissimo, Paola, spero aggiornerai presto!! :)
     
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7 replies since 6/7/2012, 12:47   82 views
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