No Name

Raccolte di storie scritte da me

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    Giardino Della Pace Perpetua

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    Beh non ho molto da dire quindi passo direttamente a spiegare cosa starete per leggere.
    Quando non ho molto da fare mi diletto a buttar giù qualche storia, avvolte sono collegate e altre no, beh siccome in questa sezione si postano le storie scritte dagli utenti ho pensato di metterle.
    Buona lettura.

    La prima storia è stata elaborata da me perché assegnatomi dalla prof di filosofia :

    La bellezza

    Un altro giorno,un altro viaggio da percorrere, un altro quesito a cui rispondere,un 'altra notte passata in bianco solo per scoprire la risposta,per arrivare ad una soluzione.
    Anche questa volta si aggirava per la città in cerca di un qualcosa che lo aiutasse a capire cosa fosse la bellezza. Osservava le persone,tutte correvano in una direzione diversa,osservava le case,i viali,i parchi,i palazzi,i negozi in cerca di quella famigerata bellezza. Finora non era mai stato in grado di capire,di captare,di realizzare cosa sia la bellezza e forse quello era un ostacolo che neanche l'uomo vestito in nero poteva capire.
    La bellezza per lui doveva nascondersi in un qualcosa,in una persona, analizzava tutte le super star che si dicevano fossero bellissime ma in loro trovò solo dei contenitori vuoti,non erano quello che cercava;il loro fisico era statuario ma all' interno non erano altro che persone false pronte a far del male agli altri solo per fare il loro bene.
    Non riusciva a scovare la bellezza che tanto desiderava vedere così passò mesi nella sua stanza con il suo colpo di stato a ragionare,a pensare ma nulla.
    Nulla conduceva a quel bello e così l'uomo in nero,L'osservatore,rinunciò al viaggio che l'avrebbe portato alla bellezza.
    L'uomo in nero,ancora triste per non essere stato in grado di trovare la bellezza,uscì dalla sua camera si guardò intorno e poi decise di far un ultimo giro alla ricerca di quella bellezza che tanto desiderava vedere e magari anche toccare. Un altro giro di perlustrazione per la città inutile così decise di tornare a casa. Iniziò a salire le scale del suo palazzo che portavano al suo appartamento uno di quelli modesti ,non troppo caro né troppo economico,la sua camera era dipinta di bianco,un bianco pallido,e sopra vi erano varie scritte,varie poesie,formule. Ormai era arrivato al 2° piano ne mancava solo uno ma proprio in quel momento vide che la luce solare che penetrava da una finestra della scala illuminava una donna. Non aveva mai visto quella donna,né tanto meno sapeva il suo nome,così si avvicino e le si presentò,quando udì il suo nome, il cuore iniziò a battergli all'impazzata. Aveva forse trovato la bellezza ?
    L'uomo in nero si era appena innamorato di una donna conosciuta appena,il solo nome delle donna gli aveva trasmesso felicità,allegria,curiosità,gioia.
    L'osservatore continuò a salire le scale finché non giunse alla porta del suo appartamento,l'aprì e subito realizzò che doveva scrivere che aveva appena capito cos'era "la bellezza". La bellezza non era la donna in se,oltre al suo aspetto fisico vi erano l' emozioni che lei gli aveva trasmesso,la bellezza per l'osservatore altro non era che un qualcosa che trasmettesse felicità ma capì che non ne esisteva soltanto una. Vi erano innumerevoli bellezze perché ogni persona ne ha un'idea diversa e nessuno mai avrebbe potuto affermare che una "bellezza" fosse più bella di un' altra.
    Alla fine anche questo viaggio si era concluso e anche questa volta l'uomo in nero aveva raggiunto il suo obbiettivo,ora sapeva cos'era la bellezza di cui tanto aveva sentito parlare.



    Seconda storia : Genesi o Declino ?

    Ancora una volta solo,in giro per la città con l'ennesima sigaretta in bocca e con un occhio nero indosso il solito vestito nero e una mano sanguinante. Questa volta la causa della rissa era un conto non pagato in un bar ma davvero era per quei 20 dollari che si era spaccato una mano ?
    Camminava in silenzio,osservava tutto ciò che gli era intorno,le persone lo guardavano e i genitori che passavano con i figli coprivano gli occhi a quest'ultimi per non fargli vedere la faccia sanguinante. Si era battuto con diverse persone in quel locale,la canzone che risuonava nel locale era " Welcome To The Jungle" dei Guns N' Roses,lì c' era una cappa di fumo causata dalle varie sigarette che vi erano accese e poi le bariste con il loro completino bianco e rosso e con in mano i vassoi con cui trasportavano le bibite ai tavoli. I tavoli erano 10 in tutto il locale e questo numero non avevo di certo migliorato lo stato d'animo dei quel ragazzo che aveva ormai il cuore spezzato. Dopo aver ordinato le solite 3 birre non pagò ancora una volta ma Jim quella volta si arrabbio e disse:" Ehy non puoi continuare a fare così,devi pagare il tuo fottuto conto,stronzo ! "
    Il ragazzo lo fissò con uno sguardo da far cagare addosso anche Lucifero in persona ma Jim di tutta risposta gli diede un pugno. Da lì poi la rissa,sedie che volavano nel locale, stecche da biliardo spezzate in due, bottiglie e bicchieri spaccati in testa a chi capitava,era un bel cazzo di casino. Dopo una scazzottata il ragazzo con il vestito nero uscì dal locale. Pensava solo che doveva camminare,non era importate dove fosse arrivato, lui doveva camminare,osservare il mondo e così fece. Si aggirava per le strade della città finché non vide una bambina intenta a mangiare un gelato,pianse. Gli tornarono in mente i momenti con cui parlava con Lei del loro futuro,dei loro figli,dei loro sogni ma ormai tutto ciò di cui avevano parlato era ormai perduto per sempre. Non riusciva a perdonarsi di aver fatto ciò che aveva fatto, gli davano la colpa per la morte della sua fidanzata e lui,lui moriva dentro ogni volta che vedeva delle sue foto e continuava a chiedersi perché non fosse morto lui a posto suo. Ma il destino di quel povero ragazzo prevedeva altro,lui era destinato a diventare un "osservatore" e magari a trarre in salvo il genere umano o forse solo se stesso dal demone che lo stava uccidendo:il passato.


    Terza storia : Non voglio che tu te ne vada

    Le lenzuola erano bianche,appena comprate ed erano in tinta con le pareti color panna della stanza, avevano appena finito di fare l'amore.
    Nella stanza vi era un odore strano,puzza di sudore unita a ciò che restava dei rispettivi profumi degli amanti,uno all'aroma di fragola e l'altro ricordava vagamente l'odore di un abete. Erano sudati,continuavano ad abbracciarsi sotto le coperte,volevano che quel momento non finisse mai.
    Continuavano a sussurrarsi dolci parole seguite poi da dei piccoli baci sulle labbra,piccoli perché volevano continuare a parlare del loro futuro,il loro futuro insieme. Lei era poggiata sul suo petto e lui l'abbracciava dolcemente, voleva che lei restasse per sempre con lui e così disse:" Non voglio che tu te ne vada."
    Lei sorrise, l'abbracciò e dopo si alzò per andare a preparare la colazione erano circa le otto. Lui rimase nel letto,fermo a pensare che finalmente aveva tutto ciò che aveva più desiderato nella sua vita,si addormentò nuovamente. Intanto lei era in cucina intenta a preparare la colazione per lui,i soliti cereali in un latte quasi bollente,quasi perché se avesse raggiunto l'ebollizione lui l'avrebbe rifiutato. Prese la sua tazza verde con scritto " Buon giorno amore", gli aveva regalato quella tazza al loro primo giorno di convivenza e fin da subito lui la usò sempre per farci colazione. Era contenta di stare con lui, lo amava e lui amava lei, una coppia perfetta ma il destino presto avrebbe scombussolato le carte della loro vita. Lui poco dopo si svegliò,la colazione ancora non era pronta così si fermò a ricordare tutti gli anni che aveva già passato con Lei. In tutti quegli anni aveva sempre dovuto lottare per farla felice,correva anche sotto casa di lei pur di far pace,era innamorato perso ma ovviamente non mancarono i brutti periodi.
    Lei da poco era uscita da un brutto periodo,vari tentativi di suicidio,bulimia,depressione e chi più ne ha più ne metta ma lui era sempre rimasto, rimasto per lei e l'avrebbe sempre fatto. Erano ormai le 10 e lei si era alzata dal letto ormai da due ore in più per la casa vi era una strana puzza di latte,in quel preciso istante avvertì una terribile paura e gli tornò in mente la voce dello psichiatra che diceva :" Non lasciarla mai sola,MAI ! Se le dovesse capitare qualcosa sarà solo colpa tua. Sei sicuro di voler prendere tale impegno ? "
    Quel giorno lui accettò,sicuro che avrebbe fatto tornare sua moglie, o meglio,quella che a breve sarebbe diventata sua moglie una persona felice e sorridente,sempre.
    Si tolse subito da dosso le coperte, corse in cucina e intanto per la casa vi era una strana melodia,era così strana che metteva i brividi addosso ad ogni nota che si sentiva. Corse in cucina ma lì, lei non c'era vi era soltanto un pentolino con il latte in ebollizione che continuava da uscire,spense il case e corse in bagno ma lei non era neanche lì, infine corse fuori al balcone e il suo cuore batteva a più non posso e una paura terribile saliva lungo la sua schiena.
    Lei era lì,seduta sopra la balaustra e con i piedi sporgenti al in fuori. Lui la guardava con le lacrime agli occhi e prima che potesse dire qualcosa lei gli fece cenno d'avvicinarsi e così fece. Si avvicinò a passi lenti fino alla balaustra e prima che potesse fare qualcosa lei lo baciò. Fu un bacio strano era freddo ma dentro si sentiva così tanto amore che lui fermò le sue lacrime.
    " Non voglio che tu te ne vada...ti prego". Lei lo guardò,pianse e in fine si buttò. Lui cercò di afferrarla ma fu troppo lento, la vide precipitare e in quel momento morì anche lui.
    I suoi sogni si infransero su un freddo asfalto nel mese di Dicembre.
    Aveva perso tutto.


    Quarta storia : L'avanzata notturna dei ricordi

    Ormai era già passata la mezzanotte ma continuava a vagare per la città alla ricerca di un luogo in cui stabilirsi,insediarsi. La città quella notte indossava un vestito speciale, uno di classe siccome a breve sarebbe arrivato il "dolce" Natale. Le vetrine dei negozi erano stracolme di scritte che inducevano le persone a comprare,comprare e ancora comprare anche oggetti inutili solo per poi regalarli ad amici o parenti. Lui,con il suo solito vestito nero,osservava quella massa multi forme che entrava e usciva dai negozi, e guardava tutto ciò con disprezzo. Disprezzava tutte quelle persone che facevano corse per arraffare quanti più oggetti inutili potesse senza neanche fermarsi un attimo per dare gli auguri alle cassiere.
    Disprezzava quella città così corrotta in cui i deboli erano costretti a mettersi da parte appena si vedeva da lontano uno dei potenti. Disprezzava più di ogni altra cosa il genere umano e per questo disprezzava se stesso.
    Camminando si trovò a passare davanti una vetrina di un negozio ma questo negozio era diverso,diverso da tutti gli altri. Quel negozio era il "Dreamland", un negozio in cui i sogni diventavano realtà,la porta del negozio era di un rosso acceso e il negozio stesso era situato in mezzo a due palazzi dai mattoni rosso spento. All'interno vi erano diversi oggetti tra cui giocattoli, sedie,tavoli, orologi e poi quella che Lui aveva sempre volto comparare la valigetta dei sogni. Quella valigetta era come quella dei dottori ma era diversa,era di un nero lucido e i pulsante per aprirla era d'oro puro, oro proveniente da una pentola d'oro o almeno così diceva il vecchio Dream. Per Lui quella valigetta era speciale, era la valigetta che aveva sempre desiderato e poi si diceva che se si fosse scritto un sogno su un voglio e poi lo si inseriva nella valigetta quel sogno si sarebbe avverato e Lui sperava che si avverasse il suo sogno. Dopo aver dato un' ultima occhiata alla vetrina continuò il suo cammino,prese dalla tasca un'altra sigaretta,era l'ultima,l'accese con il suo accendino preferito quello con la scritta " Per sempre tua " . Ora era nuovamente tormentato dai ricordi, quando chiudeva gli occhi Lei era lì,lì che sorrideva felice,allegra,spensierata...viva. Non riusciva a darsi pace,odiava se stesso,odiava ciò che era e odiava ciò che era stato e sicuramente averebbe odiato ciò sarebbe diventato. La sigaretta bruciava a con lei bruciavano vecchi ricordi, come se fossero stati impressi su una polaroid che ora poco a poco andava bruciandosi,forse era meglio se quei ricordi l'avessero abbandonato per sempre,ma era impossibile cancellarla dalla sua mente.
    Il ragazzo capì che anche quella sera l'avrebbe passata fuori dal suo appartamento,per strada a cercare un posto,un luogo che avrebbe potuto definire "casa".


    Quinta storia : Uno strano incontro

    Fermo,immobile,occhi bassi e un mazzo di fiori in mano da cedere dolcemente a ciò che restava della persona che amava. La neve fioccava e tutti in quella fredda cattedrale tardo-gotica indossavano qualcosa di scuro e alcuni anche degli occhiali per non far vedere gli occhi colmi di lacrime. Era ormai metà Dicembre e tutto ciò che restava della donna che aveva amato era una bara in legno lucido. Ogni volta che chiudeva gli occhi rivedeva quella fottuta scena,riascoltava le sue parole,e poi vedeva ancora una volta quel salto nel vuoto.
    Attorno al ragazzo vi era la sua famiglia che negli ultimi 3 giorni gli era sempre stato affianco e lo difendeva dalle accuse che la famiglia della giovane Selene gli rivolgeva.
    Era accusato di aver reso pazza quella dolce ragazza che a stento sapeva cosa fosse una sigaretta o una bottiglia di vodka,era accusato di tutto quello che era accaduto a Selene e soprattutto del suo suicidio.
    Il ragazzo non rispondeva alle accuse che gli erano rivolta,fingeva di non ascoltare e pensava solo a quanto fosse stato lento e debole. Ripeteva a se stesso d'essere troppo lento e debole e che se solo avesse lasciato Selene anni fa,quando gli piaceva ancora una sua precedente ragazza, Luna,Selene non sarebbe morta.
    Luna per il ragazzo era stata il suo primo amore,il suo primo bacio,il suo primo "tutto" e anche a lei fece promesse simili a quelle fatte a Selene ma con Luna fu diverso,molto diverso.
    Luna era una ragazza incredibilmente solare,gioiosa e sempre allegra,non piangeva mai, se non per la felicità e la storia con lei senza dubbio aveva donato al ragazzo una capacità unica di rendere le persone felici.
    Il ragazzo conobbe Selene quando ancora frequentava l'università e quasi subito si innamorò di quella ragazza che indossava uno strano sorriso. Il ragazzo capì subito che Selene indossava un falso sorriso e si sforzò al massimo per renderla felice. Dopo circa 3 anni erano riusciti a comprare la casa che tanto desideravano e che ora per lui era diventato il luogo in cui i suoi sogni si infransero.
    Dopo le parole del prete,il ragazzo posò i fiori sulla tomba di Selene e ancor prima che qualcuno potesse fermarlo uscì dalla chiesa.
    Si diresse verso il suo appartamento ma il destino intralciò il suo viaggio mettendogli davanti un uomo che indossava uno strano impermeabile nero con uno strano capello sul capo.
    L'uomo si avvicinò al ragazzo ,che camminava lentamente verso casa, e si presentò a lui con il nome di "No Name".
    Il ragazzo non capiva cosa volesse l'uomo da lui ma quando l'uomo aprì la valigetta rossa che portava con se il ragazzo capì chi aveva davanti ai suoi occhi.
    L'uomo gli fece uno strano sorriso e il ragazzo incredulo prese la valigetta e accettò il compito che lo strano uomo gli aveva appena affidato: doveva salvare una persona già morta,Selene !


    E ora passo a due scritti più recenti che possono essere considerati "monologhi"

    Primo "monologo" : La straziante voce nella tua testa

    Quello che sta parlando non sono io,quello che sta pensando non sono io,quello che sta agendo non sono io eppure io sono qui,fermo, immobile ad osservare tutto ciò che amo andare a pezzi. Non sopporto vedere tutto questo e non riesco a capirne il perché e non posso far altro che costatare che la causa di tutto sia mia. Se solo non avesse mentito quel giorno ora non starebbero così le cose,se solo capisse che chi le sta intorno le sta mentendo allora magari capirebbe che deve cambiare. Io non esisto. Io sono No Name.
    Ma pur non esistendo io riesco a capire molte più cose di quanto possa sembrare. So perché ormai sono anni che osservo la razza umana,so quali sono i suoi limiti e so che per quanto tu possa provare ad essere accettato per ciò che sei non lo sarai mai. Questo fa si che tutti quanti noi indossiamo delle maschere,ci illudiamo che magari con determinate persone noi le indossiamo e invece proprio con le persone che più amiamo le cambiamo. Ci illudiamo che tutto vada bene o che tutto vada male solo perché magari abbiamo litigato con un amico. Cazzate.
    Io non esisto e ugualmente conosco più degli esseri umani stessi che si arrampicano alla scala dell’amicizia o al amore,questo non aiuterà la razza umana a migliorarsi. Se davvero volete cambiare qualcosa allora alzate il culo e combattete per i vostri ideali,se credete che io,No Name che non esisto,mi sbagli dimostrati emi che sono nel torto. Credete che chi vi sia a fianco sia leale,fedele,bene mettetelo alla prova. Credete che i vostri amici vi siano fedeli,bene metteteli alla prova.
    Ciò che la maggior parte di voi avrà saranno solo bugie,solo in pochi avranno la verità dai loro “amici” a “amori”. In questo mondo corrotto dove non ci sono più valori,io No Name cerco la verità. Magari ora starete pensando “si certo,sei un filosofo”,no io non sono un filosofo,sono soltanto un essere,un ideale che si annida nelle vostre menti. Io sono la vostra più remota coscienza e vi ordino di svegliarvi da questo fottuto sogno che vi sta inghiottendo tutto d' un fiato. Siete desiderosi di un governo giusto ma non fate altro che lamentarvi,volete amici fedeli ma vi accontentate del primo stronzo che vi capita pur non stare soli,volete l’amore e invece vi abbassate a fare sesso solo per star meglio;tutto questo è indecente !
    Siete stanchi di starci male per amori e amicizie fallite,bene,allora lottate e mettete voi stessi e i vostri cari amici alla prova,solo pochi supereranno l’esame e quelli veramente saranno i vostri amici e i vostri amori. Volete un governo giusto? Allora protestate contro le ingiustizie e urlate i vostri diritti e i vostri doveri e se necessario imbracciate dei fucili mentali e date guerra alle menti dei vostri avversari. Per annientare un essere umano è sufficiente la ragione,su questo globo la maggior parte di voi è ignorante e deficiente e nonostante ciò crede d’essere colta. Io No Name,sono al disopra di tutto questo,non perché sono colto ma per il semplice fatto che io non esisto,come può qualcosa che non esiste essere ignorante o intelligente. Io so e non so al tempo stesso,io vivo e muoio nello stesso istante,io sono dentro e fuori te,io sono la voce nella tua fottuta testa che ora ti sta urlando di alzare il culo e metterti alla prova con il mondo,con gli amici,con gli amori e tutto il fottuto resto del mondo. Smettila di piangerti addosso come un fallito,tu non lo sei e non puoi esserlo perché Io,No Name, ti guiderò nella tua patetica e insulsa vita.
    Io sono No Name e ti ordino di far ciò che ti dico,se veramente vuoi eliminare la maschera che indossi allora combatti !


    Secondo "monologo" : La piccola pianta senza radici

    Spesso mi chiedo io chi sia e perché faccio determinate cose e perché nella mia testa ci siano così tante cose di cui poche riesco a realizzare. Chi sono io? So di certo che cerco il più possibile di distaccarmi dalle mie radici. E se fossero necessarie ? Una pianta senza radici non può vivere ma allora perché reciderle ?
    Io non sono una pianta,sono un essere umano che non sa chi sia e perché viva. Odio quando mi chiamano per nome o per cognome, per questo cerco sempre di farmi dare un soprannome magari anche stupido ma mi basta per non essere identificato con le miei radici.
    Sono una pianta che decide di vivere senza radici,forse prima ho errato a dire che non sono una pianta,forse lo sono, sono una piccola pianta che spera di vivere senza radici e si ucciderà sotto il rovente sole d'estate. Sono un piccola pianta che brucerà la sua vita il prima possibile perché è solo di passaggio. Tutti quanti noi quando andiamo in parco calpestiamo l'erba ma nessuno di noi si accorge se magari uno di quei fili d'erba non ha radici.
    Io immagino la mia vita come una comparsa in un film,magari proprio quando i due protagonisti camminano su un ponte,sul lato opposto c'è un uomo che cammina senza una meta precisa,che passeggia,cammina,corre,senza neanche sapere dove arrivare.
    Io l'immagino così la mia vita ma con una differenza,la mia comparsa sarà ricordata da poche persone. Il mio obiettivo è rendere felici le persone che più ho al cuore anche se questo potrebbe comportare di vendere la mia anima a Lucifero.
    Io per le persone che amo farei di tutto.
    Ma quello che pensa questa cosa sono realmente io ? Il mio sogno è veramente rendere tutti felici ? E' un utopia ?
    Chi sono io ?
    Io non sono No name,io non sono la voce straziante nella tua testa che sa cosa dire e cosa farti fare, io sono Caelum',Liar,Heav,Zean,io sono una pianta senza radici. Io sono un essere che non vedrà bruciare la sua vita in pochi attimi senza rendersi conto di ciò che è la vita stessa.
    Io sono un punto nero avvolto dall' oscurità e un fascio di luce in un raggio di Sole,sono invisibile eppure io sono lì.
    Io sono la pianta senza radici.
    Questo sono io, quello che dice :" fanculo il destino,noi siamo artefici della nostra vita !"
    Io non sono No Name,io sono al di sopra di quella fottuta voce,perché io sono la voce, io sono No Name e sono Heav allo stesso tempo, io sono la carne che manca a No Name e No Name è la voce che manca a Lair.
    Io sono la pianta senza radici che si farà crescere nuove radici,più forti delle vecchie e con nuovi legami.
    Io sono Heav e ordino a tutti quanti voi di aprire bene le orecchie ed ascoltare:" Alzate il culo e combattente per ciò che amate perché qui nessuno vi regala niente e fanculo i fagioli, io odio i fagioli !
    Luridi bastardi senza meta,alzate il culo e mettetevi in gioco,qui nulla è deciso. Dio non sa un cazzo e pensa solo a se stesso,pregare è solo una scusa per non agire ! Alza il culo e combatti per i valori in cui credi,per ciò che ami.
    Soprattutto lottate per voi stessi,per capire chi siete.
    Io sono Caelum',Liar o come cazzo mi volete chiamare e sono qui per annunciarvi che è tempo di cambiamento."
     
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  2. •»Cuccìolà!×
     
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    La prima e la seconda storia mi è piaciuta =) Ma toglimi una curiosità, la tua prof di filosofia ti assegna i temi?
    La terza storia l'ho letta tutto d'un fiato, anche se il finale mi ha lasciato spiazzata..
    Comunque complimenti, sei davvero bravo! :) Hai uno stile tutto tuo... riesci a scrivere storie già iniziate, come se il lettore sapesse già l'inizio, e trovi sempre una buona conclusione.
    In seguito leggo le altre storie :wub:
     
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  3. •»Cuccìolà!×
     
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    Rieccomi ^_^ ho letto la quarta storia ed è altrettanto bella e scritta bene. Per quanto riguarda la quinta, ci sono alcuni errori ma vabbè, tutto sommato va bene :P
    La sesta è un pò confusionale... mentre l'ultima è scritta in modo più chiaro e mi è piaciuta :D
    Scusami se mi sono permessa di valutare i tuoi scritti, speravo di esser d'aiuto :)
     
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    Giardino Della Pace Perpetua

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    CITAZIONE (•»Cuccìolà!× @ 2/6/2013, 18:35) 
    Rieccomi ^_^ ho letto la quarta storia ed è altrettanto bella e scritta bene. Per quanto riguarda la quinta, ci sono alcuni errori ma vabbè, tutto sommato va bene :P
    La sesta è un pò confusionale... mentre l'ultima è scritta in modo più chiaro e mi è piaciuta :D
    Scusami se mi sono permessa di valutare i tuoi scritti, speravo di esser d'aiuto :)

    Ma che, mi fa molto piacere quando mi dicono dove migliorare e sono contento che ti siano piaciute le storie. Quando avrò più tempo ne metterò altre :)

    Ps. La mia prof di filosofia non ci insegna a fare temi,stavamo trattando il concetto d' amore per Platone e ha chiesto noi cosa fosse per noi " l ' amore" e io ho scritto quella storiella xD
     
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  5. •»Cuccìolà!×
     
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    ah ora ho capito :D
    Beh a presto, lieta di leggerle ^___^
     
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4 replies since 21/5/2013, 21:53   67 views
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